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DiBenedetto: "Fiducioso sul rinnovo di De Rossi. Vogliamo vincere al più presto"

di Yuri Dell'Aquila
Fonte: Il Messaggero

Come riportato da "Il Messaggero" in un articolo dell'edizione odierna, il presidente della Roma Thomas DiBenedetto ha rilasciato una lunga intervista che abbracci diversi temi caldi riguardanti la Roma:

Lo stadio.
"Il problema più spinoso è l’atmosfera che si respira negli stadi, tanto diversa da quella che c’è negli impianti in Inghilterra. Gli inglesi hanno pensato i loro stadi esclusivamente per il calcio, in Italia sono strutture polivalenti dove però si nota la lontananza tra i tifosi e la squadra e dove l’energia della gente si disperde. Avvicinare il pubblico significa avere a fine stagione sei-otto punti in più in classifica. Qui qualche stadio è simile a quelli della Premier: penso a Marassi, ad esempio. Non bisogna avere stadi per forza grandi. Penso che per noi uno da cinquantamila posti sarebbe sufficiente. Ma devono essere ospitali. Per vivere l’evento prima, durante e dopo, e per dare un buon motivo alla gente per venire. Il grande avversario è la tv: è più comodo vedere un match in 3D e sdraiati sul divano. Invece noi dobbiamo riportare le famiglie allo stadio. Anche straniere. Penso alle ambasciate. Troppe persone, magari non italiane, sono scoraggiate dalla violenza. Non si sentono sicure. Noi le famiglie vogliamo farle sentire a proprio agio, coinvolgerle. Convincerle a stare a lungo allo stadio, dove si possono fermare anche per mangiare".

La scelta della Roma.
"Ho amici negli States che mi hanno parlato di questa possibilità, ho avuto modo di incontrare persone che avevano lavorato a Roma e con la Roma, mi hanno chiesto se ero interessato e più riflettevo sulla possibilità di prendere la Roma e più pensavo a quello che si poteva fare. Roma è una città speciale, piena di storia e di architettura che sono lo sfondo della nostra squadra. Se non avessi preso la Roma, non avrei preso nessun’altra squadra italiana".

Sul contratto De Rossi.
"C’è una persona, Baldini, che sta cercando di arrivare ad un accordo: sono fiducioso. Manca poco? Non abbiamo più molto tempo, il contratto è ormai scaduto ma sono ottimista".

Lo scudetto.
"Noi vogliamo vincerlo prima possibile. Talvolta le cose, però, non vanno come da programma e per questo è importante avere un piano di lavoro per costruire una squadra vincente. Quanto tempo ci vorrà non lo so, ma sono ottimista. Spero il meno possibile, ovviamente. È interessante vedere ciò che sta accadendo in Inghilterra dove Baldini e Capello stanno ottenendo grandi risultati dopo esser riusciti a individuare giocatori che altri avevano trascurato. Ecco, è importante creare una squadra in cui tutti lavorino con rispetto verso l’obiettivo comune. Poi starà a noi società, reperire le risorse necessarie per aiutare la squadra a vincere lo scudetto".


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