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Dodò: "Non ho più dolore al ginocchio"

di Gabriele Chiocchio
Fonte: Roma Channel

L'esterno della Roma Dodò ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Roma Channel:

Cosa vuoi dire ai tifosi?
"Ringrazio quelli che mi trovano per strada delle cose che mi dicono".

Cosa ti dicono?
"Mi chiedono quando giocherò. Anche io ho voglia di giocare presto, tutti sanno cosa mi è successo. Aspetto di giocare".

Cosa vuol dire cambiare vita?
"E' stato difficile per alcune cose, meno per altre. A Roma mi trovo bene, non è stato difficile adattarmi. In campo è stato più difficile di quanto mi aspettassi, ma ora sono più abituato sia dentro che fuori".

Le differenze tra gli allenamenti?
"Prima erano molto diversi da quelli brasiliani e ho avuto difficoltà, ora è più facile capire".

Come ti ricordi il primo periodo?
"Con molto fastidio, io stavo molto bene in Brasile, dopo 4 mesi dall'operazione lavoravo già col pallone. Qui dopo due allenamenti mi ha fatto male il tendine e ho faticato a recuperare. Ora le cose vanno molto meglio, non ho più dolore al ginocchio. Prima facevo 3-4 allenamenti a settimana, ora li faccio tutti".

Ricordi l'amichevole con l'Aris?
"E' stato bello, non pensavo neanche di giocare. Ho saputo che avrei giocato qualche minuto prima della gara. Non ero ancora al massimo, i dottori e il mister avevano paura ma è stato bello. Non giocavo da 9 mesi, sono entrato per 5 minuti e ho provato a fare il massimo".

Il derby?
"Dal riscaldamento già sembrava un altro stadio, un'altra gente. Non sembrava l'Olimpico di tutte le domeniche. Quando sono andato a scaldarmi ho avuto la pelle d'oca, quando sono entrato è stato veramente bello".

I tifosi della Roma ti ricordano quelli brasiliani?
"Più quelli del Bahia che quelli del Corinthians. Qui i tifosis ono caldi, sono molto importanti. Quando sono insieme a noi facciamo molto di più".

Un primo bilancio di questi mesi?
"Spero di giocare di più, è stato un periodo che ho giocato diverse partite ma pochi minuti".

Senti la curiosità dei tifosi della Roma?
"Sì, anche io voglio tornare a fare le cose che facevo al Bahia. Lì ho giocato 10-12 partite di seguito, ho vinto anche un premio come miglior terzino. Spero di fare di più".

Dal punto di vista tattico cosa è cambiato?
"Anche in Brasile la difesa è importante, ma qui hanno una funzione e i giocatori fanno quello che chiede l'allenatore al 100%. In Brasile fanno quello che possono in quel momento, improvvisano, qui si fa più quel che chiede l'allenatore".

Cerchi di rubare con gli occhi qualcosa ai tuoi compagni?
"Certo, parlo, chiedo e cerco di ottenere qualcosa di utile".

La trasferta di Torino?
"Abbiamo due partite in trasferta molto difficili. Col Torino dobbiamo fare attenzione alla difesa perché giocano con 4 attaccanti, dobbiamo tornare a vincere".

La semifinale di Coppa Italia?
"E' una partita speciale, non possiamo perdere. Dobbiamo fare più del 100%".

Un messaggio ai tifosi?
"Voglio dir loro che possono aspettarsi il massimo da me. Io più di loro voglio fare bene, voglio crescere e fare della Roma la squadra migliore d'Italia e d'Europa".


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