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Dzeko: "Giocare con lo stadio vuoto è difficile. Juventus? È forte ma non è finita. Mi manca un po' di cattiveria"

di Marco Rossi Mercanti
Fonte: Sky Sport

Queste le parole di Edin Dzeko, attaccante della Roma, ai microfoni di Sky Sport.

"Cosa non avevo capito del calcio italiano? Tutto, forse. Le difese erano molto compatte, ora penso di averlo capito e spero di continuare così. Il mister mi dà delle indicazioni, mi sprona a fare meglio, mi manca un po' di cattiveria ma sono nato così. Devo concentrarmi in tutte le occasioni che mi si presentano e sfruttarle. Noi giochiamo per i tifosi e quando vediamo il nostro stadio vuoto e poi andiamo allo Juventus Stadium e lo troviamo pieno, per noi è difficile. La Juventus è forte, ma tutto è possibile. Nulla è finito. In cosa dobbiamo migliorare?  A Cagliari eravamo in vantaggio 2-0 dopo 47 minuti e alla fine abbiamo pareggiato. Non è accettabile una cosa del genere per una squadra come la nostra. Anche a Bergamo contro l'Atalanta la stessa cosa: eravamo in vantaggio 1-0, abbiamo sprecato tantissime occasioni nel primo tempo e alla fine abbiamo perso. Dobbiamo ancora migliorare molto su questo aspetto. Roma? Ho sempre creduto di potermi affermare. Cosa chiedo al 2017? I bianconeri sono fortissimi e noi dobbiamo ancora migliorare, ma credo nello scudetto. Nel 2017, dal punto di vista sportivo, quello che vorrei è proprio vincere qualcosa. Dopo una stagione complicata come quella passata sono tornato su ottimi livelli e ho ricominciato a fare le cose che ho sempre fatto nella mia carriera: per questo vorrei continuare così e aiutare la Roma a vincere qualcosa. Se potessi realmente cambiare qualcosa, nel 2017 vorrei un mondo senza guerre: ce ne sono troppe e troppe persone muoiono per nulla. Io so cosa vuol dire, in Bosnia ho convissuto per 4 anni con la guerra ed è stata molto dura. Speriamo che in futuro si riesca a cambiare qualcosa".


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