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Emerson Palmieri: "L'affetto dei tifosi aiuta a superare l'infortunio. Dopo il derby vinto ho capito di essere da Roma. Con Di Francesco si corre e gioca di più"

di Danilo Magnani

Emerson Palmieri, terzino della Roma alle prese con il recupero dall'infortunio al crociato, ha parlato ai microfoni di Roma Radio direttamente dal ritiro di Pinzolo. Queste le sue parole:

Come stai?
“Sto bene, lavoro da tempo ormai in palestra per recuperare il tono muscolare perso. È passato un mese e mezzo dall'infortunio. Continuiamo così”.

L'infortunio fa parte del vostro mestiere però non è mai una cosa bella...
“Purtroppo è capitato nell'ultima partita della stagione, però sappiamo che può capitare. Nessuno vorrebbe capitasse una cosa tanto seria, è successo a me come ad altri compagni. Adesso penso solo a recuperare”.

Ti ha fatto piacere l'affetto dei tifosi?
“Certo, così le cose diventano più facili. I messaggi di incoraggiamento che mi arrivano dai tifosi, come quelli dei compagni e della società, tutto è più facile e passa più veloce”.

C'è stato un momento nella scorsa stagione in cui hai capito che le cose sono cambiate in meglio?
“Prima del derby avevo già giocato 4 o 5 partite da titolare consecutive, ma serviva un test importante ed è stato quello. Abbiamo vinto, dopo quel momento ho visto le cose che cambiavano. Mi sono sentito veramente da Roma”.

Sei cambiato nella testa?
“Certo, io sapevo di avere delle qualità ma serviva continuità. Sono cambiato nella testa probabilmente dopo il Porto, perché se avessi continuato a giocare in quella maniera non sarei mai stato titolare”.

Di Francesco lavora molto sulle fasce. Ti piace?
“Sto guardando molto gli allenamenti perché sono infortunato, ma ho giocato due volto contro il Sassuolo e ho visto quanto il mister lavori molto sugli esterni. Quando vedo queste cose la voglia di tornare è tanta perché si corre di più ma si gioca anche di più”.

Quanto è difficile in questo momento cercare di non accelerare?
“Devo pensare a recuperare bene e tornare al 110%. Ora è più facile controllare l'enfasi perché siamo in ritiro, quando inizieranno campionato e Champions League sarà più complicato. Già ho iniziato a fare calcoli, già il giorno dopo l'infortunio pensavo a quando poter rientrare”.

Può essere l'anno dei brasiliani?
“Speriamo. Speriamo che Bruno Peres torni quello di Torino e che io avevo già conosciuto in Brasile. Juan Jesus ha dimostrato di essere un grande giocatore. Su Alisson non c'è niente da dire, è il portiere della Nazionale. Ha giocato in Europa League facendo benissimo. È mancato un po' Gerson ma lui è giovane, è fortissimo e speriamo possa avere più spazio per esprimere il proprio potenziale”.

Nonostante il mercato in uscita, la Roma rimane una squadra forte...
“Si, la Roma è una squadra fortissima, questo lo sappiamo. L'anno scorso ci sono venuti i dubbi dopo la gara contro il Porto, poi invece abbiamo dimostrato di essere forti. Anche quest'anno sono partiti alcuni giocatori ma arriveranno altri forti. Dobbiamo avere tutti fiducia nella squadra, questo è l'importante”.


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