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Emidio Oddi: "La Roma è sempre stata bastonata dagli arbitri"

di Redazione VG

Emidio Oddi, ex calciatore della Roma, è intervenuto alla trasmissione “Bar Forza Lupi” su Centro Suono Sport 101.5 FM.

La Roma ha investito tanto sul mercato, ma i nuovi acquisti, eccetto Dovbyk, non stanno dando l’apporto sperato.
“Per i nuovi, tipo Saud, non è facile ambientarsi. Ci vuole tempo. Anch’io, all’inizio della mia avventura in giallorosso, ebbi problemi”.

Cosa intendi per problemi di ambientamento?
“L’impatto con i tifosi, ad esempio. Giocare in uno stadio imponente e caldo, come l’Olimpico, può risultare difficile per chi proviene da altre realtà calcistiche. E, poi, l’integrazione nella squadra, con nuovi metodi di allenamento e nuovi compagni.
Tutto questo può condizionare e richiede tempo”.

Come ti aiutò Liedholm?
“Lui aveva una grande calma e cercava di infondertela. Quando, all’inizio, i tifosi mugugnavano, mostrando perplessità nei miei confronti, continuò a farmi giocare, spronandomi. Mi diede una mano pazzesca a sbloccarmi. Poi, però, alla fine, non mi fece giocare la finale di Coppa dei Campioni, preferendomi Michele Nappi, che comunque disputò una buona partita. Ci rimasi male, mi arrabbiai. Poi, con il tempo, lo perdonai”.

Anche in quella finale, come in altri momenti topici della storia della Roma, sviste arbitrali.
“La Roma è stata sempre bastonata dagli arbitri. E lo è anche oggi. Pensiamo a quello che è successo nell’ultima partita, a Monza. Incomprensibile perché il VAR non sia intervenuto sul fallo ai danni di Baldanzi. E anche il gol annullato a Dovbyk lascia molti dubbi. Purtroppo, anche in questa stagione appena iniziata, la Roma ha già subito diversi torti”.


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