Emidio Oddi: "Roma-Hellas Verona? I giallorossi devono vincere per aumentare la fiducia. Fonseca ha fatto bene a cambiare modulo"
Emidio Oddi, doppio ex di Roma e di Hellas Verona, ha parlato della sfida di questa sera dell’Olimpico tra le due squadre e non solo. Ecco il suo intervento a “Io Sto con Centro Suono Sport”, trasmissione in onda sulle frequenze di Centro Suono Sport:
Cosa si prova nel giocare in uno stadio vuoto?
“Fortunatamente non ho mai giocato senza pubblico, perché gli spettatori aiutano molto i calciatori. Qualcosa manca indubbiamente, quando si è in difficoltà nel rincorrere l’avversario, il pubblico ti dà quel qualcosa in più incitandoti”.
Che avversario è l’Hellas Verona?
“È un avversario difficile, stanno provando a mettere lo zampino per un posto in Europa. Sono rimasto molto legato a Verona perché mi hanno preso dalla C2 e mi hanno portato in A, poi da lì sono andato alla Roma. Questa sera, però, la Roma deve vincere per continuare quella scia positiva che ha intrapreso, una vittoria regala serenità e, più si vince, più i ragazzi giovani daranno di più nelle partite successive. Vincere aiuta a vincere, dà fiducia alla squadra, poi ti riesce tutto bene. La Roma deve continuare così”.
Il cambio modulo di Fonseca?
“Il mister vede i calciatori tutti i giorni e ha a disposizione tanti uomini. Forse ha capito che, giocando in questa maniera, riescono a dare di più. Finché le cose vanno bene, bisogna lasciarlo fare. Se ha cambiato idea, vuol dire che non è un integralista, è un tecnico capace di utilizzare altri moduli di gioco. Liedholm aveva un suo modo, era del parere che ogni difensore dovesse saper fare tutti i ruoli. All’epoca lo facevamo tutti in squadra e anche abbastanza bene. Fonseca ha tanti difensori centrali, poi ha dei terzini propensi a spingere e, giustamente, li utilizza più avanti e gli dà meno compiti difensivi perché vanno in difficoltà”.
Quanto sono importanti i giocatori duttili?
“Oggi abbiamo delle rose molto più ampie rispetto a prima, è importanti che i giocatori sappiano adattarsi in più ruoli. Al tempo stesso, però, quando un giocatore, come un difensore, inizia a fare il terzino destro e poi però viene schierato dalla parte opposta per esigenza, può perdere qualcosa”.
Che rapporto hai avuto negli ultimi anni con la Roma?
“La Roma mi ha sempre invitato per vedere tutte le partite della squadra in casa. Ormai preferisco vedere le partite dalla poltrona, però mi hanno sempre invitato”.