Fenucci: "Taglio dei costi sfoltendo la rosa, ma non De Rossi. Fair play finanziario? Sì regole, ma va ripensato"
Fonte: Milano Finanza
"Gli azionisti della Roma hanno già previsto due aumenti di capitale per finanziare lo sviluppo del progetto, ma è certo che nei prossimi due o tre anni, oltre ai ricavi che possono venire da competizioni internazionali, dovremo trovare risorse riducendo il monte ingaggi, sfoltendo una rosa di 29 giocatori e valorizzando al massimo il vivaio. Non si può andare avanti con rose ampie di calciatori". Queste le parole di Claudio Fenucci in un'anticipazione dell'intervista rilasciata a Milano Finanza, settimanale in edicola domani. Su De Rossi: "Qualche cessione è possibile, ma non De Rossi, che fa parte del progetto. Noi lo vogliamo tenere e credo che rimarrà. Io penso che sia importante il progetto del vivaio, non solo perché il nostro è uno dei migliori, ma perché serve un nuovo modello, molto più sostenibile. Rose di 14-15 giocatori e poi un numero adeguato di giovani pronti a entrare in prima squadra. Però per questo modello non basta ricorrere alla squadra primavera, ci vuole una seconda squadra che giochi nella Lega Pro".
Sul fair play finanziario: "Che ci sia bisogno di regole economiche per permettere alle società calcistiche di operare in un ambiente competitivo non c’è dubbio. Il problema è che, per come è stato configurato il meccanismo del fair play finanziario si rischia di cristallizzre i rapporti di forza oggi esistenti all’interno delle competizioni europee, ma anche dentro gli stessi singoli campionati nazionali. Lo sviluppo, in un club, te lo danno gli investimenti sportivi, che ti fanno aumentare i ricavi, che ti permettono maggiori investimenti e quindi ulteriori ricavi. E’ un volano virtuoso che aumenta la competitività. Il che non significa tornare agli ingaggi pazzeschi, alle spese dissennate e ai debiti fuori controllo. La Uefa e le Leghe fanno bene a vigilare sulla solvibilità e a chiedere competizioni fair in cui chi opera abbia le risorse necessarie per farlo, ma era possibile raggiungere lo stesso obiettivo con altre regole".