Filipe: "Il mio esordio la fine di un incubo. La Roma può vincere il titolo"
Fonte: AS Roma Match Program
All'AS Roma Match Program parla Filipe, che nel 2008-2009 fece il suo esordio dal primo minuto con la Roma proprio in un Roma-Juventus, terminato 1-4.
Filipe, che ricorda di quella serata?
“Un’atmosfera bella, una partita sentitissima dai tifosi anche se quella volta determinava poco per la classifica. Perdemmo, ma per me fu la fine di un incubo e il vero inizio della carriera”.
Racconti meglio.
“Parliamo dell’estate del 2008. Venivo da tre infortuni molto seri, pensavo di dover smettere. Una volta ristabilito, rescissi il contratto con la Fiorentina in attesa di una chiamata. Arrivò quella della Roma di Bruno Conti. Mi fecero fare un provino a Trigoria e andò bene. Da quel giorno entrai a far parte della Roma. Non mi sembrava vero”.
Non giocò moltissimo, a dire il vero.
“Già, ma resta l’esperienza migliore della mia vita. Sia a livello sportivo sia a livello umano. Ho giocato con grandi campioni e vissuto nella città più bella d’Italia”.
A proposito di grandi campioni, due di quelli con cui ha giocato fanno ancora parte della rosa: Totti e De Rossi.
“Due simboli, due personaggi che identificano la società. Ho avuto un ottimo rapporto con entrambi. Francesco era sempre disponibile con noi giovani. Daniele mi riempiva di consigli, giocavamo nello stesso ruolo”.
Tornando a quel Roma-Juventus, cosa le disse Spalletti prima della gara?
“Di stare tranquillo, di fare il mio gioco senza pressioni. “Non devi dimostrare nulla”, si raccomandava continuamente durante la settimana. Il mister fu grande a farmi restare sereno, così come furono bravi i compagni di squadra a starmi vicino. Scendemmo in campo senza tanti titolari, facemmo il nostro meglio, ma non bastò”.
Infine, qual è la squadra candidata allo scudetto?
“Sarà un’altra volta un duello tra Roma e Juventus. La formazione di Garcia può arrivare fino in fondo, ha tanta qualità. Spero possa essere l’anno buono”.