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Florenzi: "Ho sbagliato, amen. Siamo in questo tunnel e non vediamo uno spiraglio"

di Marco Rossi Mercanti

Florenzi a Premium Sport a fine partita

Mi assumo tutte le responsabilità per il rigore sbagliato. Amen. È successo e dopo dovevamo fare meglio, siamo in questo tunnel e non vediamo uno spiraglio, ripetiamo sempre le stesse cose ma è così, dobbiamo solo cercare di girare questa ruota. Oggi abbiamo creato tantissimo, potevamo passare in vantaggio, però non è successo e ci prendiamo questo risultato, questi fischi e cerchiamo di andare avanti a testa alta, non dobbiamo abbassarla mai. Il confronto con la Curva Sud? Chiariamo una cosa: c’è una regola che dice che non dobbiamo andarci per evitare attimi di tensione. Li capiamo, meritiamo questi fischi e non voglio sottrarmi a questo. Capisco la loro amarezza e spero che lo sappiano anche loro. Avevamo preparato il match pensando di pressarli alti, loro giocano bene, delle volte abbiamo rubato dei palloni interessanti ma dobbiamo migliorare nell’ultimo passaggio e sotto porta”.

Florenzi a Roma TV a fine partita

“La sconfitta? Potevamo fare meglio, me compreso: mi prendo le responsabilità sul rigore. Purtroppo è andata così. Il primo tempo? Abbiamo sofferto le partite precedenti, non avendo molti ricambi. Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo e nella ripresa abbiamo fatto tanto. Dobbiamo cambiare questa storia, che non ci piace. Perché non c’è stata rabbia dopo i risultati importanti? Dovevamo avere rabbia nel primo tempo ma siamo partiti molli. È venuta così la gara: dovremo farci delle domande e darci delle risposte velocemente. Dobbiamo fare meglio. Cosa si sta facendo per uscire da questa situazione? Il mercato non credo che c’entri. Dobbiamo lavorare di più e fare meglio tatticamente e nella testa. Tutti dobbiamo fare qualcosa in più. Cosa? Bisognerà lavorare dove il mister riterrà più opportuno. Siamo in un momento di difficoltà. Mi sento ancora più amareggiato”.

Florenzi a Sky Sport

Il Rigore? Era il secondo che calciavo, il primo era stato a Torino. Ho sbagliato, ci sono giocatori più forti di me nel tirarlo. Mi prendo la responsabilità senza problema, consapevole che non mi abbatterà. Ho passato di peggio. Cosa accade? Creiamo tanto e non riusciamo a segnare. Manchiamo su tanti aspetti, difensivamente e in attacco. Sbagliamo spesso l'ultimo passaggio o cross, me compreso. I risultati parlano chiaro, loro sono concreti, noi no. Non dobbiamo abbassare la testa, cerchiamo di lavorare tanto per migliorare la situazione. La situazione della società rimane fuori dallo spogliatoio? Magari c'è stata una battuta il primo giorno che è uscita la notizia di Dzeko, e la fece Francesco (Totti, ndr), però è finita in quel momento. Si può avvertire ma devi essere responsabile di quanto succede dopo. A parlare c'è il campo, i risultati non sono buoni, il mercato non influisce. Mollato dopo aver perso la vetta? Juve e Napoli fanno un campionato a parte. All'inizio volevamo fare un altro campionato, ora vogliamo lottare con Lazio e Inter per arrivare nelle prime quattro posizioni. Non è facile avere il sorriso in questo momento però dobbiamo scollarci le paure di dosso. Pensiamo al campo e invertiamo questo trend. Cerchiamo di migliorarci e fare il bene della Roma”.

Florenzi in zona mista

“La partita? Dobbiamo migliorare in alcuni aspetti. Nei primi 30’ non abbiamo avuto il giusto approccio, poi abbiamo giocato da Roma. Purtroppo è un risultato che non ci piace. È sotto gli occhi di tutti il nostro momento, dobbiamo avere la personalità di non farci abbattere. Il rigore? È solo la mia la responsabilità, poteva essere una partita diversa. Mi prendo quello che mi devo prendere. Nessuno mi butterà giù. Devo migliorare in tanti aspetti, rigori compresi. Cosa sta succedendo? Gli ultimi 60’ sono stati buoni, abbiamo creato tanto. Viviano ne ha parata anche una con la faccia. Questa parata ci fa capire il momento. Dobbiamo rimanere uniti e non dobbiamo farci abbattere. Dobbiamo lavorare. Perché non siamo andati sotto la curva? C’è una legge che non possiamo andare lì sotto. Mi sentirei anche io come loro. Non li biasimo per i fischi, dobbiamo trasformarli in applausi”.


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