.

Florenzi: "Il mio modello è Fabregas. Mi vedrei bene a centrocampo con De Rossi e Bertolacci"

di Eleonora Ciampichetti
Fonte: Radio Ies

Alessandro Florenzi, giovane centrocampista giallorosso attualmente in prestito al Crotone dove sta disputando una brillante stagione, è intervenuto sulle frequenze di Radio Ies per parlare del suo futuro, del calcio in generale e di molto altro.
Questa l'intervista completa:

Molti ti paragonano a Fabregas.
“E’ il calciatore a cui mi ispiro. I numeri sono dalla mia parte, ma se mollo ora ho tutto da perdere e niente da guadagnare”.

Hai avuto modo di parlare con Luis Enrique, ti ci vedresti in questa Roma?
“Chi non ci si vedrebbe bene in questa Roma con dei campioni di grande calibro. Il mister l’ho visto una volta quando noi andavamo in trasferta a Livorno e loro andavano a Catania e ci siamo incontrati all’aeroporto”.

A centrocampo ti trovi meglio a destra o a sinistra?
“Mi trovo meglio a sinistra con il piede interno, ma non cambia di molto la mia prestazione”.

In un centrocampo futuro ti vedresti bene vicino a Bertolacci?
“Ci ho giocato con gli allievi nazionali e con i giovanissimi. Conosco Andrea e non è difficile giocare vicino a lui perché ti da tanta tranquillità in mezzo al campo e sicuramente mi ci vedrei bene. Un centrocampo con lui e De Rossi non mi dispiacerebbe. Vedremo in futuro cosa succederà, adesso penso a fare bene partita dopo partita e a guadagnarmi il posto qui a Crotone”.

Sei pronto per il grande salto?
“Questo non lo so, dipende dai progetti che mi si porranno davanti. Se c’è una squadra che crede in me, sarei orgoglioso di vestire la maglia della Roma, altrimenti si prenderanno altre strade”.

Sei rimasto sorpreso dal campionato della Roma. Quello italiano è davvero un campionato mediocre?
“Non è mediocre il calcio italiano, anzi è più difficile di quello inglese e spagnolo. In Spagna ci sono Barcellona e Real, in Inghilterra i due Manchester. In Serie A c’è molta più tattica e non è facile giocare qualsiasi partita. Questo andamento in campionato della Roma è dato anche dal nuovo gioco del mister che ha dato un impronta che deve dare ancora i suoi frutti. Bisogna solo dare il tempo al mister di lavorare”.

Calcioscommesse?
“Io cerco di dare sempre il meglio di me e se penso che gli altri si comportano così quasi mi arrabbio. Sinceramente io non mi sono accorto di nulla e se lo hanno fatto sono stati bravi e meritano di pagare pesantemente”.

 


Altre notizie
PUBBLICITÀ