Florenzi: "Levare Bonucci alla Juve è come togliere De Rossi alla Roma. Non è vero che ho voluto forzare i tempi dopo il primo infortunio"
Fonte: La Stampa
Alessandro Florenzi ha rilasciato un lunga intervista a La Stampa. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Alessandro Florenzi, com’è senza Totti?
"Ci manca, come persona, compagno, capitano: ci avevo fatto tutti i ritiri".
Cos’è stato Totti per lei?
"È entrato in tanti miei sogni. Lo vedevo quando facevo il raccattapalle, al mio esordio sono entrato al suo posto e mi ha fatto l’assist per il mio primo gol: potevo chiedere di più?"
Purtroppo, s’è fatto male sul serio, due volte: ora come va?
"Bene, diciamo che l’ho presa con filosofia. E con il giusto tempo, anche dopo il primo infortunio, perché nel secondo c’è stata una casualità. Non è vero che ho voluto forzare i tempi"
È tempo di pronostici, in estate: la Juve è più debole senza Bonucci?
"Sì, perché è un uomo di carisma e personalità, che a loro leva tanto, anche se restano una squadra formidabile, quella da battere. Però, togliere Bonucci sarebbe come levare De Rossi alla Roma".
Non avrete più Rudiger e Salah.
"Sono stati molto importanti, ma speriamo che siano e sono rimpiazzati da giocatori altrettanto forti".
Resta Nainggolan: che giocatore è?
"Il più forte centrocampista del campionato e forse non solo di quello italiano".
Teme di non andare in Champions?
"Il Milan e soprattutto l’Inter, che non ha le coppe, possono dire la loro, ma noi siamo pronti a dar battaglia a tutti".
È arrivato Di Francesco: perché è difficile allenare la e a Roma?
"Non lo dico io, ma gli anni: qui si passa dalle stelle alle stalle. Ci sono tante radio, tv, siti, che ogni giorno parlano di tutto, anche delle cose più banali. Ti devi concentrare".