Fonseca: "Era importante vincere e non prendere gol. Tifosi fantastici. Nessuno come Pellegrini ama la Roma, è giovane, dobbiamo sostenerlo". VIDEO! FOTO!
Fonte: dagli inviati all'Olimpico Alessandro Carducci e Gabriele Chiocchio
Paulo Fonseca ha parlato al termine di Roma-Gent 1-0
Paulo Fonseca a Roma TV
Mancava la vittoria da molto tempo
“Era importante vincere e non prendere gol. Abbiamo vinto, non era facile in questo momento, I ragazzi hanno lavorato per cambiare questo momento. È chiaro che non abbiamo la stessa fiducia di prima, ma vogliamo cambiare questo momento, era importante vincere”.
La posizione di Cristante?
“A questa squadra piace pressare con due attaccanti, abbiamo visto che con le squadre che difendono con 3 vanno in difficoltà. Volevamo bloccare il loro primo pressing, abbiamo fatto bene la prima costruzione, ma poi abbiamo creato poche linee di passaggio quando giocavamo davanti. Dovevamo essere più sicuri e rischiare di più dopo la prima linea di pressione”.
Oggi prende solo il risultato o anche la prestazione
“È stato importante per la fiducia della squadra non prendere gol, non posso dire che abbiamo fatto una grande partita perché non è vero, ma vincere era molto importate per noi e non prendere gol anche. Credo che col ritorno dei buoni risultati la qualità del gioco possa migliorare”.
Cosa non le è piaciuto oggi?
“Abbiamo iniziato la partita bene, tirando tanto. La squadra avrebbe potuto giocare meglio, ma era importante riprendere la fiducia. I giocatori hanno provato a cambiare questo. Vogliamo sempre accelerare la giocata, la cosa più importante è la fiducia della squadra, questo risultato può aiutarla”.
Sui tifosi
“I tifosi sono stati fantastici. Capiscono quando la squadra ha bisogno di aiuto, oggi hanno appoggiato la squadra. Voglio elogiarli”.
Paulo Fonseca a Sky
Prima mezz'ora buona, poi la squadra ha perso fiducia e si è fermata?
"Sì. Penso che la cosa più importante era vincere e non prendere gol. Non abbiamo fatto una partita di qualità, ma era importante vincere per avere più fiducia. È chiaro che viviamo un momento difficile, ma i giocatori hanno fatto tutto per cambiare questa situazione. Non è stato facile, il Gent è una grande squadra, ma come già detto era importante vincere e non prendere gol".
Tanti errori nella fase d'impostazione.
"Dobbiamo rischiare meno in questo momento, ma la squadra abitualmente gioca così. Adesso, che non abbiamo questa fiducia, dobbiamo rischiare di meno. Le linee di passaggio ora non sono le stesse che c'erano un mese fa, ma penso che i giocatori abbiano provato a fare bene le cose ed è stato molto importante vincere oggi".
In momenti di difficoltà è giusto proseguire su una strada o si potrebbe cambiare?
"Io non sono chiuso alla possibilità di cambiare. In questa stagione io ho cambiato più che in ogni altro momento della mia carriera, ora non dobbiamo cambiare molto. Dobbiamo provare di più le cose che la squadra sa fare, è vero che io ho pensato anche di cambiare il sistema di gioco durante la partita, ma non devo dare segnali alla squadra che possono non aiutare. Se penserò di dover cambiare sistema lo farò".
Se la Roma riuscisse a palleggiare di più difenderebbe meglio?
"È vero, se non difendiamo bene non possiamo fare questo tipo di gioco. Penso sempre che la miglior via per difendere sia tenere la palla, se il possesso l'abbiamo noi, non abbiamo bisogno di difendere. Per fare questo dobbiamo avere giocatori in fiducia che tengano la palla e in questo momento è complicato. Io voglio mantenere il possesso per cercare soluzioni offensive. Oggi mi sembra che la squadra abbia lottato per ottenere il possesso. Abbiamo giocato molto con Pau Lopez, dobbiamo giocare più in verticale. Oggi non abbiamo rischiato molto, opta per giocare in situazioni sicure ma questo non ci permette di creare occasioni e, allo stesso tempo, mette in difficoltà Pau Lopez perché ha meno linee di passaggio".
Su Carles Perez: lei ha chiesto di giocare più vicino a Dzeko ed è arrivato il suo gol su assist del bosniaco. Quanti gol può fare?
"Non è un goleador, ma può fare bene sotto porta. Oggi ha fatto una buona partita, la sua prima da titolare. Ha giocato con coraggio, con inziative. Ha qualità e penso che possa giocare nella nostra squadra".
Garcia le ha consigliato di tapparsi le orecchie e andare avanti.
"Seguirò il suo consiglio (ride, ndr). È sempre bello sentire che gli altri colleghi vogliono il nostro bene, ho apprezzato molto il gesto di Rudi Garcia. Prima di finire non posso non parlare dei nostri tifosi che sono speciali, hanno capito il momento di difficoltà della squadra e ci hanno sostenuto".
I fischi a Pellegrini non l'hanno sorpresa?
"Penso che Pellegrini sia molto importante in questa squadra, se non è in un gran momento dobbiamo aiutarlo. È un giovane e sente molta responsabilità. Ho parlato con lui. Se abbiamo un giocatore in squadra che ama la Roma, questo è Pellegrini. Ha sentito molto la responsabilità di questo momento, dobbiamo aiutarlo. Deve recuperare leggerezza e fiducia. È giovane, sente più degli altri la Roma, la responsabilità e ha fatto molto per la Roma in questa stagione. Non possiamo dimenticare quanto è importante Pellegrini per la Roma".
Paulo Fonseca in conferenza stampa
Cosa pensa dei fischi a Pellegrini?
"Lui sta bene. Ho parlato con lui a fine partita. Lorenzo è forte e adesso penso che tutti devono capire che è un giocatore che sente più la Roma e la responsabilità rispetto ad altri. In questo momento difficile ha sentito più la responsabilità dell'essere romano. È il giocatore che ama più la Roma in questo momento e non è stato facile. Non possiamo però dimenticare quanto sia stato importante in questi primi sei mesi della stagione. È un forte ragazzo e penso che recupererà velocemente la migliore forma. Io comunque non ho sentito nessun tifoso contro la squadra, hanno capito la squadra e hanno dato il loro supporto per tutta la partita. È un segno che sono al fianco della squadra".
Alcuni giocatori, nella corsa, sembrano pesanti: cosa può provare per rimotivare la testa dei giocatori?
"Quello che pesa è la testa. I giocatori hanno ritrovato subito l'equilibrio. Non c'è un problema fisico, sono sicuro di questo. In questo momento, per recuperare la fiducia, dobbiamo concentrarci solo su quello che dobbiamo fare. Dobbiamo tornare a credere in quello che abbiamo fatto fino a oggi. Questa è la stessa squadra che ha dominato anche contro squadre forti. È una questione mentale. Questo non è un momento per cambiare modulo o cambiare tatticamente. Quello che conoscono meglio, conforta i giocatori, anche in campo. È importante fare bene tutte le cose in tutta la partita. Oggi la squadra non ha rischiato molto, quando dovevamo andare avanti, abbiamo giocato la palla indietro. Anche Pau Lopez ha giocato tanta la palla. Oggi non abbiamo trovato la linea del passaggio e dobbiamo ritrovare questo che avevamo fatto bene in passato".
Pau Lopez ha giocato tanti palloni: potrebbe mettere come regola di passare la palla meno al portiere e guardare in avanti?
"Abbiamo giocato troppo con il portiere e dopo è difficile andare avanti perché l'avversario pressa meglio e occupa meglio lo spazio chiudendo la linea di passaggio. È un segnale del momento della squadra. La squadra non guarda avanti e gioca solo al sicuro all'indietro. Diventa tutto più difficile se giochiamo sempre all'indietro. Questo cambia con la fiducia. In passato abbiamo giocato molto con Pau Lopez trovando però poi la linea di passaggio. Penso che sia determinante il momento che stiamo attraversando".
Perez ha segnato alla prima da titolare: può diventare un punto fermo della squadra?
"Speriamo di sì. Carles ha sempre voglia di fare gol e stare vicino alla porta. Deve migliorare in molte cose ma ha giocato bene per essere la prima partita. Ha lavorato anche molto per la squadra ed è lo spirito che voglio vedere in tutti i giocatori".
Perché la Roma si è bloccata così da un momento all'altra?
"È la prima volta che mi succede. È facile spiegare questo momento: sono le sconfitte. Io ho giocato a calcio ed è facile capire il momento. È normale che dopo questi risultati i giocatori perdono la fiducia. Sono i risultati a determinare l'umore e il rendimento dei calciatori. Quando uno ha un incidente grave in macchina, riprendere la fiducia alla guida è difficile. Se abbiamo tre incidenti vicini, molte persone addirittura non vogliono più guidare ed è quello che ci sta succedendo: è la testa che ci sta bloccando".
La Roma di questa sera può bastare per passare il turno?
"Dobbiamo migliorare molto se vogliamo passare il turno. Dobbiamo giocare un altro tipo di calcio. Penso che dobbiamo capire questo momento. Io penso che oggi era importante vincere, forse abbiamo segnato troppo presto e la squadra ha sentito che non doveva subire alcuna rete. Dobbiamo migliorare molto e dopo questo risultato la fiducia può crescere e il livello del nostro calcio può tornare a quello che abbiamo visto nei primi sei mesi".
Cosa dire ai tifosi dopo i brusii di oggi?
"Onestamente non ho sentito molto cosa è successo fuori dal campo, ma ho sentito la vicinanza dei tifosi. Hanno capito che questo è un momento dove abbiamo bisogno di supporto. Sono sempre stupendi con la squadra ed è importante che continuino a credere nei giocatori perché è molto importante avere il loro appoggio per tornare al top. Io comunque li ho sempre sentiti vicini alla squadra, anche oggi".
Paulo Fonseca a Rai Sport
La partita?
"La cosa più importante era vincere e non prendere go. Il Gent è una squadra fortissima, non hanno mai perso in Europa League in questa stagione. Sappiamo che loro in casa sono forti, ma per noi oggi era importante vincere, in un momento difficile per la squadra".