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Gandini: "La Roma si sta evolvendo nel nome di Pallotta. La squadra cresce anche nelle difficoltà"

di Luca d'Alessandro

Umberto Gandini, ex dirigente di Milan e Roma, ha parlato nel corso di Radio Anch'io Sport su Radio Rai Uno: "Addio alla Roma? Perché da un certo punto di vista è arrivato a compimento un processo organizzativo che poteva prescindere dal mio ruolo, poi potevo rientrare a Milano e abbiamo così trovato un punto d'incontro con la società per interrompere anzitempo il contratto. Purtroppo o per fortuna non sono riuscito a tornare al Milan, nonostante le notizie si siano rincorse lungamente. Io e Gazidis abbiamo concordato che non ci fossero le condizioni per un mio ritorno in società. La proprietà ha valutato i pro e i contro di ogni scelta. Gazidis è un grande professionista, la prima scelta di Elliott. Aveva espresso un interesse nella collaborazione col sottoscritto, ma il tempo delle intese rispetto a quelle dei ruoli ufficiali, ha portato a un equilibrio che non prevede più l'inserimento di un numero due. La Roma è una società in crescita e da un punto di vista organizzativo si sta evolvendo nel nome del presidente. È molto partecipe nel quotidiano della Roma. Lui preferiva un rapporto diretto col management rispetto a uno filtrato da un amministratore delegato".

La partenza della Roma?
"Non posso certo essere distaccato perché le scelte attuali sono condivise con il mio ruolo. La partenza è abbastanza simile a quella dell'anno scorso. L'anno del Mondiale è chiave per qualsiasi campionato. Abbiamo acquistato giocatori giovani e di prospettiva che stanno reagendo in modo meno veloce di quanto ci si aspettava. Mancano dei punti clamorosi come quelli contro Atalanta, Chievo e SPAL. E' una squadra che però cresce anche nelle difficoltà".


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