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Garcia: "Reazione eccezionale, la squadra è viva"

di Marco Rossi Mercanti

Garcia a Sky Sport

"È stata una partita molto tattica e poteva dedicersi sui calci piazzati, così è stato. Ritengo che la reazione della Roma sia stata eccezionale, giocare in 10 sotto di un gol e finire la partita in quel modo vuol dire che la squadra è viva, abbiamo giocato con carattere e personalità.Non abbiamo giocato per il pareggio, pur contro la prima. Bisognava prendere rischi, abbiamo messo 3 centrocampisti e 2 attaccanti per pressare alto. I ragazzi ci hanno creduto fino alla fine, meritavamo il secondo gol per l'ultima mezz'ora. Cambi? Sono sempre i giocatori che entrano a fare la differenza, non l'allenatore. Se portano un plus alla squadra i cambi sono buoni, Nainggolan, Florenzi e Iturbe lo hanno fatto. De Sanctis ha subito u tiro e un gol. Abbiamo mancato di pazienza. Giocando contro la prima in classifica sappiamo che difendono bene, dovevamo sfruttare l'ampiezza e sfruttare le fasce, cosa che abbiamo fatto poco. Ma dovevamo tenere di più la palla, anche se l'abbiamo avuta tanto. Mancanza di fiducia? Sì, in un periodo non lontano pareggiavamo tanto in casa, una squadra che riceve il sostegno di tutti può essere solo in fiducia. Quando arrivano rimproveri la squadra ha meno fiducia e prende meno rischi, Keita ha voluto dire questo. Poca energia e coraggio? Non posso essere d'accordo, con poco coraggio 10 contro 11 la partita la perdi. Non era possibile pareggiare senza coraggio ed energia. Scudetto? Rimangono 13 partite ma posso dire che bisogna difendere il secondo posto, stasera abbiamo guadagnato un punto sulla terza. Sarà l'unico modo per attaccare il primo, ci sono gare da giocare".

Garcia a Rai Sport

“Il sentimento che provavo? Aver visto una reazione in 10 contro i primi, la miglior difesa, posso solo sottolineare il carattere, il coraggio. Abbiamo fatto gli ultimi 20 minuti di livello, perso per perso era necessario rischiare e i ragazzi l'hanno fatto. Dobbiamo ricordarci di questi 20 minuti, se giochiamo così vinceremo le partite. Florenzi e Iturbe? Florenzi è entrato molto bene, ho voluto dare fiducia alla squadra di Feyenoord, non ho visto la squadra soffrire, era una gara tattica, chiusa, in queste gare i calci piazzati sono importanti. Keita? È bravo di testa, sempre al momento giusto al posto giusto. La vittoria all'Olimpico che manca? Noi da alcune settimane diciamo che mancano 13 partite, sono abbastanza punti per cambiare classifica, dobbiamo difendere il secondo posto che è l'unico modo per attaccare il primo. La sostituzione di Totti e De Rossi? De Rossi era ammonito, giocare in 9 era missione impossibile; sul capitano, prima l'ho lasciato, è uscito Ljajic, ma poi in 10 non è offendere Francesco se dico che in 10 è più complicato per lui. Se la Juve è più forte? La classifica lo dice, è così, noi facciamo di tutto per mostrare il viso che abbiamo mostrato giovedì, andare avanti in Europa League, vincere più partite possibili in campionato. Se direi ancora che la Roma vince lo scudetto, se dopo le polemiche il campionato è viziato? Ho detto che noi lavoriamo per essere all'altezza del destino della Roma, il destino è lottare per lo scudetto, e combattere in Europa. Questa città ha tifosi che hanno vinto pochi scudetti, la Roma lavora ogni giorno e manderò a quel paese chiunque mi rifarà questa domanda. Se immagino che i tifosi siano soddisfatti? Non lo so, io sono orgoglioso della mia squadra, dopo aver visto come ha giocato in 10, i tifosi capiscono tutte le cose che fanno i giocatori”.

Garcia in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)

“Perché quel primo tempo? Nei primi 45 minuti non ci sono stati tiri, né della Roma, né della Juventus. Loro chiudono la partita con un tiro nello specchio, il gol. Noi pochi, ma sapevamo che sarebbe stata una partita chiusa. Abbiamo visto subito con il loro modulo di gioco e la miglior difesa d’Italia che era difficile trovare soluzioni. Ci è mancata pazienza, abbiamo girato la palla ma siamo stati poco pazienti per trovare l’apertura. Quando giriamo la palla dobbiamo farlo più velocemente. Non è stato un brutto primo tempo, ovviamente non parlo dello spettacolo, è stata una gara di pallamano, con una squadra che fa girare palla e una che va in contropiede. Mi è piaciuta la reazione, per giocare in 10 sotto di un gol bisogna avere coraggio, personalità e carattere. Dobbiamo ricordarci nel futuro prossimo questi venti minuti, se giochiamo così ne vinceremo abbastanza. Perché gli stessi di Rotterdam? Perché la squadra ha cambiato tanto in queste settimane, per molti di loro oggi la formazione iniziale era solo la seconda partita, non erano senza freschezza. In nove giocatori non ci sono solo i tre che corrono tanto, i sei che sono rimasti sono stati bravi sul piano fisico a spingere per tornare sul tabellone. Dopo la gara di Rotterdam e la bella vittoria ottenuta, mi sembrava normale rimettere in campo l’undici iniziale. Perché non c’è più sfrontatezza? La sfrontatezza ce l’abbiamo avuta negli ultimi venti minuti, altrimenti non sarebbe stato possibile pareggiare. C’è stato un loro atteggiamento di cui ho molto rispetto, hanno deciso così e abbiamo fatto in modo di trovare soluzioni. Dico che quando ci sono queste gare, sono spesso i calci piazzati a deciderle. Abbiamo visto due gol su calci piazzati. Perché Nainggolan in panchina sia a Rotterdam che oggi? È un grande giocatore, in queste gare avevo bisogno del mio centrocampo con De Rossi, Keita e Pjanic, a Rotterdam ha funzionato, ha funzionato anche oggi, Nainggolan resta molto importante sia se inizia sia se non inizia. Cosa è successo tra De Sanctis e Manolas? Non l’ho visto, sembra che abbiano litigato; questo mostra che siamo una squadra viva, siamo bravi ragazzi, meglio che avere una squadra di morti. Campionato chiuso? Rimangono 13 partite, ci sono tanti punti per far cambiare la classifica. Non posso dire altro che quella che diciamo da alcune settimane: l’obiettivo è difendere il secondo posto e questa settimana abbiamo guadagnato un punto sul terzo. Forse sarà l’unico modo per attaccare il primo. Se la squadra si è sbloccata? Posso solo sperarlo: ho tutta la fiducia. Sono d’accordo, il cuore c’era, i ragazzi hanno mostrato di essere bravi a tenere la gara sul piano fisico senza soffrire, adesso mi sento di dire che sia la strada giusta, lo dirò anche ai miei giocatori. Ho parlato con loro e lo farò in settimana dicendo di continuare su questa strada, ci sono tante belle cose da fare”.

Garcia a Mediaset Premium

"Penso che i giocatori devono ricordare questi venti minuti per il futuro, se giochiamo le ultime tredici partite come gli ultimi venti minuti vinceremo molte partite, contro la migliore difesa di Italia dobbiamo giocare meglio, abbiamo sfruttato poco l'ampiezza e giocato poco, il primo tempo era chiuso e tattico. Mi è piaciuta la reazione della squadra, contro il primo in classifica e non c'era il fallo di Torosidis, penso che i ragazzi abbiano avuto una grande reazione. Quello che penso è che non ci sia intenzionalità, si vede bene, che c'è fallo non dico niente, fa di tutto per non toccare il giocatore, il cartellino giallo mi sembra esagerato.... Beh allora se era giallo avete sempre ragione. Come il regolamento ma anche lo spirito della partita. Io non sono qui per parlare della arbitro e di calcio. De Rossi aveva un giallo, finire in nove era impossibile, quando giochi in dieci bisogna correre, non è il primo ad uscire, avevo tolto prima Ljajic, Florenzi, Iturbe e Nainggolan hanno fatto bene. Perso per perso bisognava prendere dei rischi. Gervinho? Quando lui si allarga può puntare l'uomo e giocare uno contro uno, poteva essere pericoloso, ma quando entra al centro della difesa i terzini devono spingere di più, Cholevas l'ha fatto, sull'altra fascia abbiamo spinto di meno, l'atteggiamento difensivo della Juve ha inciso. Di velocità con Gervinho ne avevamo, ho rimesso la squadra di giovedì, mi sembrava ovvio che erano loro a iniziare, poi abbiamo sfruttato la freschezza. Scudetto? Ci sono ancora tredici partite, io posso solo dire che noi vogliamo proteggere il secondo posto, l'unico modo per attaccare il primo. Totti ha giocato bene, lui è utile nel possesso palla e per portare i compagni in porta, De Rossi è in forma, l'ho tolto, solo per il giallo, ho pregato per non vedere Pjanic con un secondo giallo".

Garcia a Roma TV

“La Juventus ha deciso di giocare d’attesa e di contropiede, noi volevamo portare delle occasioni ma non mi sono piaciuti i primi minuti del secondo tempo, non abbiamo pressato alto e per la qualità, che invece abbiamo mostrato dopo il gol di Tevez, con il pareggio di Keita abbiamo anche rischiato di vincere il match. Condizione fisica? È di grande livello, non si possono fare questi ultimi venti minuti se uno è stanco, poi c’è la rabbia di cambiare le cose per evitare la sconfitta, penso che il giallo di Torosidis, il secondo, sia molto severo, il fallo c’è, ma ci sono stati altri falli che meritavano i gialli. Comunque in dieci abbiamo giocato alla grande, dobbiamo ricordarci di questi venti minuti e giocare le ultime tredici partite con questo atteggiamento. Ci sono tanti punti in palio, ma l’atteggiamento della comunicazione che posso avere è quello delle ultime settimane, dobbiamo fare di tutto per proteggere il secondo posto, unico modo per attaccare il primo. Loro hanno deciso di essere soli in difesa e sfruttare le ripartenze, nel secondo tempo si sono alzati un po’ e noi abbiamo tenuto meno la palla, c’è stata questa reazione dove comunque giocavamo sempre contro la prima in classifica, abbiamo fatto venti minuti che sembravano 12 contro 11. Come usciamo da Rotterdam e da oggi? Sono fiducioso, già la gara di giovedì ha dato una grande risposta sul campo, in tutti i reparti possiamo fare bene con pressing, i ragazzi sono uniti, dopo la gara di oggi stavano pensando che si poteva fare meglio ma penso che erano tutti contenti per la reazione di questo livello”.


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