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Garzya: "Con la Juventus, la Roma gioca il miglior calcio"

di Gabriele Chiocchio
Fonte: Radio IES

Luigi Garzya, ex giocatore di Roma e Lecce, è intervenuto ai microfoni di Radio IES: "Derby personale? In un certo senso si, perché ho giocato con la Roma e con il Lecce, dove sono nato calcisticamente e dove ora vivo. Per me è stato un trampolino di lancio importante. La mia esperienza a Roma? Calcisticamente l'esperienza a Roma è stata la più bella e importante della mia vita. Sono arrivato che ero solo un ragazzo, in quella che è la città più bella del mondo. Era una società sana ma piena di campioni. Il problema è che ho avuto in tre anni, tre allenatori. La finale di Coppa Italia col Torino, anche se l'abbiamo persa, rimane un ricordo bellissimo. Ho ancora in mente gli spalti pieni, il tifo incessante per 90 minuti. Un ricordo incredibile. La Roma attuale? E' una squadra tutta nuova, composta da giocatori dalla classe indiscutibile. Per raggiungere determinati obiettivi ci vuole tempo. Insieme alla Juventus secondo me gioca il calcio migliore in Italia. Lotterà sicuramente per un posto in Champions, sarà molto dura perché ci sono per ora squadre già pronte, come la stessa Lazio. Il terzino destro? Secondo me neanche Luis Enrique ha ancora deciso quale giocatore può ricoprire questo ruolo, li ha provati un po' tutti. Io preferisco sempre Cassetti, che ricoprirebbe così il suo ruolo naturale. Vedo la Roma abbastanza coperta, ma ha il problema di molte squadre: non ha quel giocatore che fa sia la fase difensiva che offensiva. Per ora in Italia Lichtsteiner è quello che sta dando maggiori garanzie, insieme ad Abate del Milan. Grossi fenomeni non ne vedo. Il difensore centrale? Mi dispiace molto per l'infortunio dell'argentino Burdisso, che è veramente bravo. Però vedo la Roma comunque coperta con Heinze e Kjaer, e sinceramente non vorrei rivedere Cassetti difensore centrale. Heinze è un grande acquisto, un giocatore di personalità ed attributi, mi si è sempre piaciuto molto. Lamela? Lamela l'ho visto ancora poco, ma finora mi è piaciuto. Il passaggio dal campionato argentino a quello italiano non  è facile, perché qui vieni bombardato da lezioni di tattica. Finora mi sembra che si stanno ambientando tutti molto bene”.


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