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Garzya: "Lecce-Roma? I giallorossi non devono sentirsi appagati"

di Marco Rossi Mercanti

Luigi Garzya, ex giocatore di Lecce e Roma tra la seconda metà degli anni ’80 e gli anni ’90, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione “Crossover“. Queste le sue parole:

Che cosa si aspetta dal match del “Via del Mare” di domani?
«Secondo me il Lecce è una delle squadre più organizzate della Serie A, non è facile affrontarlo. Al di là dell’aspetto tattico in cui sono preparati, anche tecnicamente sono validi e ci sono giocatori che possono fare la differenza. La Roma dovrà stare attenta, il Lecce sa attaccare e può fare male soprattutto in contropiede. Effettivamente sono due squadre per alcuni versi simili: tecnicamente vuoi o non vuoi il Lecce ha qualcosa in meno, ma ciò non vuol dire che le partite non le può vincere. Il Lecce sa giocare “male” perché è tatticamente molto preparata, sa stare in campo alla luce della proprie caratteristiche e possibilità. La Roma ha giocatori forti negli spazi e nelle ripartenze, ognuno sfrutta le proprie caratteristiche».

Quali sono i rischi maggiori per la Roma?
«Il solito rischio della Roma: non dico appagarsi o sottovalutare la partita, deve affrontare la partita con il piglio giusto. Quest’anno la Roma ha un’occasione più unica che rara anche perché non c’è la Juventus e le altre mi sembrano allo stesso livello, la Roma magari ha anche qualcosina in più e deve sfruttare quest’anno per tornare nel calcio europeo che conta. Il Lecce però si deve salvare, ha dalla sua il pubblico che nel suo piccolo assomiglia a quello della Roma, in casa soprattutto ha fatto molto bene: l’Inter ha fatto fatica, Atalanta e Lazio hanno perso, il Milan qui ha pareggiato».

Quali sono le caratteristiche principali del Lecce?
«Il Lecce è una squadra giovane, Corvino ha avuto la capacità di individuare i giocatori giusti anche se magari non avevano mai giocatori in Serie A. Strefezza, Hjulmand, Gonzalez e Baschirotto sono grandi giocatori. Il Lecce con pochi soldi è riuscita a costruire una bella squadra, ora questi giocatori valgono milioni. Oltre al coraggio c’è stato anche l’intuito, Corvino ha avuto un occhio particolare in prospettiva e quest’anno gli sta dando ragione».

La Roma può davvero tornare in Champions o pagherà la rosa corta?
«Il mercato di gennaio non ha aiutato nessuno, in pochi hanno operato sul mercato alla luce anche dell’aspetto economico che ha colpito anche le squadre di calcio. La Roma deve puntare alla Champions, alla fine dell’anno hai grosse entrate e puoi anche puntare in alto, alzando sempre di più l’asticella. Fuori della Champions, invece, diventa sempre più dura. Anche nell’ambiente poi potrebbe emergere l’apatia da parte dei tifosi, conoscendo Roma non succede mai ma sarebbe veramente un peccato».


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