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Garzya: "Roma? Il prossimo anno bisognerà partire col piede giusto e con una rosa ampia e di qualità”. AUDIO!

di Benedetta Uccheddu

Luigi Garzya, ex difensore italiano, è intervenuto ai mocrofoni di TMW Radio, all'interno di "Piazza Affari", rilasciando dichiarazioni sulla Roma e sui futuri acquisti. Ecco le sue parole: 

La Roma è una squadra da rifondare? 
"Bisogna cercare di voltare pagina. In queste situazioni di mercato però non è facile, con le squadre che aspettano che aspettano l’Europeo. Se la Roma lascerà andare via tanti giocatori dovrà rimpiazzarli, ma può essere un pretesto per rinnovare. Il gap con le altre al momento esiste e per colmarlo bisogna operare bene, perché l’obiettivo è sempre quello di avvicinarsi alla zona Champions”.

Quanto c’è da cambiare in attacco?
“Si fanno tanti nomi, ma chiaramente i giocatori di un certo valore guadagnano più degli altri. Io comunque terrei Abraham, perché è un giocatore affidabile. Credo nel suo riscatto dopo la scorsa stagione falsata dall’infortunio. Se però la sua volontà è di andare via sarebbe bene cambiare casacca”.

Per arrivare a Chiesa servirebbe un investimento importante. Come lo vedresti a Roma?
“Parliamo pur sempre di un nazionale, se sta bene fa la differenza. De Rossi lo vuole a tutti i costi perché è in grado di spostare gli equilibri. Ora però bisogna puntare anche su altri giocatori”.

Da chi ripartiresti per il prossimo anno?
“Ce ne sono tanti, da Mancini a Paredes, ma anche Pellegrini e Cristante. Pure Svilar si è dimostrato valevole e tratterrei Llorente e Celik. Bisognerà partire col piede giusto e con una rosa ampia e di qualità”.

Quanto incide il discorso stadio sul futuro della Roma è più in generale dei club italiani?
“Il problema è che in Italia abbiamo gli stadi peggiori d’Europa. D’altronde la prima cosa a cui puntano i nuovi acquirenti è lo stadio. Da noi c’è troppa burocrazia, per spostare di un metro una finestra bisogna aspettare tre anni. Così da noi i grandi proprietari non investiranno mai”.


Ospite: Luigi Garzya Piazza Affari con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci.
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