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Graziani: "La Roma ha fatto troppo poco per essere considerata più forte dell'anno scorso"

di Redazione VG

Francesco "Ciccio" Graziani, ex attaccante della Roma, è stato intervistato dal portale tuttocagliari.net. Ecco le sue parole:

Francesco, tra una settimana Cagliari e Roma si incontreranno nella prima giornata di serie A. Qual è lo stato di salute dei giallorossi? I tifosi aspettano ancora qualche innesto dal mercato?
“Si parla tanto dell’ingaggio di un paio di attaccanti esterni, ma ora come ora non ne vedo nessuno in arrivo. Quindi la Roma deve ancora completare la sua campagna acquisti. Dovbyk, prelevato dal Girona, l’ho visto giocare troppo poco per poter esprimere un giudizio tecnico, ma le credenziali mi sembrano quelle giuste: l’anno scorso ha segnato a raffica nella Liga spagnola, e questo è un ottimo biglietto da visita. Soulé lo conosciamo: tecnicamente sopraffino, ha estro e imprevedibilità. Ma nel complesso la Roma sul mercato ha fatto troppo poco per poter pensare di essere superiore alla squadra dell’anno scorso”.

Secondo lei, dal punto di vista tattico, è possibile la convivenza tra Soulé e Dybala?
“I calciatori bravi possono sempre coesistere. Il problema è che, oltre alla fase d’attacco, c’è anche la fase difensiva: quando a questi giocatori chiedi di ripiegare e di difendere nella fase di non possesso spesso gli crei delle difficoltà. Devi giocoforza impartirgli degli ordini di carattere tattico. E invece i Dybala e i Soulé a mio avviso di tutto hanno bisogno meno che di avere dei precisi compiti tattici. Tornando al mercato, la Roma deve acquistare assolutamente un terzino destro e deve ritoccare qualcosa anche in attacco, perché oggi come oggi c’è Abraham ma il centravanti inglese, a quanto si dice, potrebbe essere in uscita. Se è così ci sono da prendere non uno, ma due attaccanti”.

Anche a centrocampo, a suo avviso, i giallorossi necessitano di qualche rinforzo? Magari di una mezzala dai piedi buoni…
“Beh, con Cristante, Paredes, Pellegrini e Bove il centrocampo forse è proprio il reparto che necessita di meno interventi. Anche se qualcuno di questi elementi potrebbe partire: a Roma si vocifera che potrebbe salutare addirittura Pellegrini, per fare cassa. Non so se sia vero. A ogni modo, più che il centrocampo bisogna assolutamente irrobustire il reparto arretrato, almeno con un terzino destro di spessore e con un altro centrale. Anche perché pure Smalling è dato in uscita”.

Francesco, un parere anche sul rinnovato Cagliari di Davide Nicola. Con che prospettive si affaccia a questo secondo campionato consecutivo di serie A?
“Nicola mi piace molto. Non so come si siano integrati i nuovi arrivi, ma l’auspicio è che il Cagliari abbia allestito un organico in grado di regalare ai tifosi qualche soddisfazione in più – e qualche brivido in meno – rispetto alla passata stagione. Credo che l’obiettivo sia quello di disputare un campionato tranquillo, senza correre troppi rischi in zona retrocessione. Non ho ancora visto i rossoblù all’opera, quindi non posso sbilanciarmi in un giudizio di tipo tecnico. Staremo a vedere cosa saranno capaci di fare gli isolani”.

Da ex grande attaccante che ne pensa di Roberto Piccoli: le piace?
“Personalmente mi piace. Però è arrivato il momento in cui deve iniziare a fare qualche gol in più e giocare con maggiore continuità. Questo potrebbe essere per tanti ragazzi giovani, Piccoli compreso, un anno cruciale”.


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