La Grande Roma di Liedholm, Sabatini: "Benatia resta al Bayern. Portiere? Non svelo il nome. Florenzi più forte di Dani Alves". FOTO!
Fonte: dall'inviato Alessandro Carducci
Tra poco al Futbolclub di Roma sarà presentato in anteprima nazionale il libro “La Grande Roma di Liedholm. Raccontata dai protagonisti dello scudetto ’82-’83” di Luciano Tessari e curato da Francesco Goccia e Carlotta Boni, con la partecipazione di tutti i campioni dell’indimenticabile squadra. Sono presenti il dott. Ernesto Alicicco e gli ex giallorossi Roberto Scarnecchia, Odoacre Chierico, Stefano Desideri, Giuseppe Giannini e Sebino Nela, oltre al direttore sportivo Walter Sabatini.
20.20 - Le parole del DS a Roma TV: "Liedholm aveva una raffinatissima ironia, mi ha portato in un percorso giusto, all'epoco avevo 20 anni ed ero poco ricettivo per cui oggi sono venuto a scusarmi. Sono stato una storia sbagliata nella sua vita professionale. Ho raccontato la mia storia un po' romantica di un provino alla Roma 12-13 anni fa, Tessari mi disse che ero un giocatore da Roma e a distanza di 45 anni la cosa ancora mi inorgoglisce. Quando si va avanti con l'età si ripescano i ricordi che ci tengono in vita, noi dobbiamo essere consci della storia della Roma ed esserne impregnati, il sentimento di avere una maglia addosso che suscita una grande emozione deve inorgorglirci. Il campionato è bellissimo, 5-6 squadre concorreranno per il titolo ed è una cosa migliorativa della fuga solitaria che svilisce il torneo. Siamo nel vivo di una battaglia che comprende almeno 6 squadre, c'è anche la Juve che rientrerà. Noi stiamo facendo quello che immaginavamo, siamo in lizza per tre obiettivi: in campionato lotteremo fino in fondo, vogliamo superare il turno di Champions e vedremo come affrontare il campionato. Siamo moderatamente soddisfatti, non esaltati però la squadra dà segnali di coesione importanti che ci fanno pensare che tanti nostri difetti potranno essere compressi. Rosa profonda? E' una considerazione che devono fare altri, ho assistito al dileggio di tanti giocatori o distruzione preventiva, così la Roma si indebolisce. Rudiger è stato definito non buono nemmeno per la Primavera, l'anno scorso abbiamo ucciso Astori e Doumbia. Non è una rivendicazione ma dico che la Roma è capace di indebolirsi e raccontarsi nella maniera sbagliata. Sono tutti calciatori dignitosi, non tutti faranno la storia ma potranno giocare quando chiamati. Non ho nessuna voglia di polemizzare, mi dispiace per i calciatori che a volte scendono in campo con un giudizio predeterminato da parte della stampa. Ma non dico che la colpa è della stampa, le partite le perdiamo noi. Ma c'è un linguaggio diverso da poter usare verso gli addetti ai lavori che vengono vilipesi in ogni momento. Questo mi rammarica, questo è rendere la Roma debole. Così si convincono i giocatori di essere scarsi e anche i tifosi, è una mia osservazione ma nessuno depone le armi, andremo avanti nel miglior modo possibile. Vi invito a riflettere su chi è stato e chi sarà Castan per la Roma, sta recuperando alla grande e invece noi dobbiamo comprare un difensore, perché Rudiger non può stare nemmeno nella Primavera e Castan non recupererà; servono terzini perché Maicon è al canto del cigno e Florenzi non ci può giocare, io so che sarà un terzino a livello europeo. Torosidis gioca da 3 anni ad alti livelli ma non abbiamo terzini, Digne è stanco e non ha sostituti. Palmieri non è nella lista della stampa romana e quindi non presentabile, siate più gentili coi calciatori e lasciamo che la squadra esprima il suo calcio".
19:48 - Parla Sabatini: "Benatia? Sono voci infondate, è un giocatore del Bayern e lì proseguirà la sua attività, ci fidiamo dei ragazzi. Ho già detto che abbiamo recuperato Castan, vi inviterei a ricordarvi di lui. E' facile accantonare un ragazzo che ha sofferto, ha già giocato e bene ma ci aspettiamo di più da lui. Sta colmando il gap, spero che vi ricordiate chi sia e chi possa essere per la Roma. Abbiamo Manolas e Rüdiger. Il primo lo cnoscete e credo lo riteniate un ottimo giocatore, di Rüdiger un conto è bocciare la prestazione e un altro il giocatore senza riserve, ha avuto un doppio infortunio ed è andato in campo in condizioni non ottimali, ora ha dato segnali di poter essere un grande calciatore. Posso sbagliare giudizi, ma Rüdiger è forte, è Campione del Mondo. Dietro di lui c'è Castan che sta tornando, poi il povero dimenticato e accantonato Gyömber, che non avete neanche visto giocare. Ha altezza, velocità, gioco aereo, professionalità, voglia di essere eccezionale, ma nessuno si è accorto che esiste. Esiste ed è convocato con la nazionale slovacca. Garcia non lo mette in campo? Sono sue scelte, condivisibili o meno. Ha delle respinsabilità e il fatto che non metta in campo un giocatore non significa che non esista.
Bilancio? Direi positivo, se ci fosse stato il meritato pareggio di Milano saremmo stati più contenti. Il gruppo da segnali, l’esultanza di De Rossi: non avevo mai visto un campione così cantare il nome di un compagno. La Roma non tornerà sul mercato a gennaio, salvo eventi come l'infortunio di Salah, che ci mette in grandissima difficoltà pur fidandoci di Iago e Iturbe. È un danno enorme, ma la Roma non ha bisogno di tornare sul mercato. Ha bisogno di migliorare lavorando bene tutti i giorni, ma alcuni segnali sono già stati colti, la partita con la Lazio non è stata spettacolare ma molto seria, la squadra ha controllato la partita e colpito quando doveva, giocato con una maturità nuova, speriamo sia ripetibile nel tempo questa qualità.
Iturbe? Gli ho detto di giocare come faceva quando era bambino sulla strada, di far valere le sue qualità e di non farsi imbrigliare dal disegno tattico. Ha bisogno di giocare un calcio adolescenziale, ha bisogno di liberarsi di pesi che voi gli mettete sulle spalle e io gli ho messo sulle spalle pagandolo tanto. Abbiamo superato il momento negativo rimanendo negli obiettivi e accorciando le distanze, minimizzando i danni. Con un pari a Milano saremmo stati più contenti, ma ho fiducia nel gruppo che ha dato segnali. L'esultanza di De Rossi inneggiava ai nomi dei compagni, non l'ho mai visto fare, penso sia un collagene incredibile dentro lo spogliatoio, la squadra si vorrà ancora più bene, migliorerà moltissimo. Doumbia? Il CSKA non vuole riscattarlo, ma qualcuno lo acquisterà sicuramente, sta facendo cose eccezionali. Abbiamo un accordo preventivo con una squadra cinese ma spererei di prendere qualche soldo in più. Gerson? Verrà a Roma, poi decideremo se fargli fare uno stage di 4 mesi o se mandarlo a giocare. Al Frosinone? Un'ipotesi a ci sono anche altre squadre. La Curva? Non me ne occupo, con tutto il rispetto che ho per i tifosi, per i quali lavoro, il pensiero sulla Curva si è molto incrinato quando i giocatori sono stati chiamati sotto la curva, e i ragazzi sono stati insultati e hanno preso degli sputi; è stato il momento più basso della mia carriera qui. Ho odiato quel momento, mi sono sentito a disagio e in colpa. Mai avrei pensato di assistere a una cosa del genere, mi ha molto umiliato personalmente. Questa cosa non l'ho mai sopportata, ha cambiato la mia psicologia.
Dzeko problema della Roma? Penso che 18 squadre del campionato vorrebbero avere questo problema, se lo accollerebbero volentieri. Gervinho? Aveva la valigia pronta per sua volontà ma non abbiamo mai mollato, non abbiamo voluto abbassare le richieste, la situazione si è congelata e l'allenatore è stato bravo, mi ha detto che il giocatore per orgoglio avrebbe proposto una stagione importante. Come due anni fa, quando lo abbiamo preso dall'Arsenal, mi sono fidato di lui e abbiamo rotto la trattativa. Ora propone le giocate di due anni fa con una qualità diversa sottoporta, è un valore aggiunto importantissimo. Roma-Napoli-Inter per lo scudetto? Ci metto la Fiorentina sicuro, hanno un allenatore che ha ottimizzato il rendimento di tutti. Ci metto anche la Juventus, rientrerà a combattere nel girone di ritorno per il titolo. La maggior parte delle volte viene coinvolto l'allenatore, cerco di avere la sua collaborazione, l'allenatore è pragmatico su certe cose, fa scelte che non posso contestare. Uçan? L'allenatore sa che è molto forte ma fa scelte diverse che non posso contestare, ha sempre la mia approvazione. Non lo voglio mollare, voglio costruire un percorso alternativo per non perderlo. Lo riscatteremo però devo trovare una chiave diversa per imporlo tecnicamente, a queste condizioni è difficile e rinegozierò l'accordo col Fenerbahçe che è una cosa difficile. La sua giocata a Palermo è straordinaria. Combatteremo per preservarlo alla Roma.
Rinnovo di Totti? Ho sempre detto che deciderà per se stesso. E' in un momento difficile per via di un infortunio molto fastidiosoAssiste alle vittorie della squadra, lo esalta ma si sentirà un po' emarginato. Sarà come sempre utile, quando Totti sta bene è in grado di cambiare l'inerzia della partita. Strootman? Lo guardo in faccia, ha una faccia molto diversa dallo scorso anno. Ha la sensazione netta di essere sulla strada giusta, gli ridono gli occhi. Ha sofferto le pene dell'inferno, ma sono certo che tornerà e sarà il vero craque della Roma, anche al 60% a gennaio. Con lui le possibilità di vincere aumenteranno a dismisura. I giocatori li scelgo io, è il mio lavoro. Nel prenderli coinvolgo l'allenatore. Norman? E' stata una scelta di comune accordo con la società che ha fatto delle proposte, noi le abbiamo analizzate e ne ha preso atto anche Garcia, che è un uomo molto intelligente e sapeva che avremmo divuto cambiare anche delle procedure nell'allenamento e nel modo di essere dello staff. Norman sta facendo un ottimo lavoro insieme a tutti i collaboratori. Vainqueur l'ho scelto io, Garcia se lo ricordava per averlo visto giocare. I giocatori li prendo io, ragazzi. Da altre parti non funziona così? Sbagliano. Voglio l'approvazione dell'allenatore e il mister lo aveva visto in Belgio. Non sarà il protagonista principale, ma aiuterà la Roma. Vice Strootman? Vice di chiunque, nel derby non avevamo nemmeno De Rossi e Keita.
Quando parlo di persone faccio riferimento a chi dice le cose, non alla stampa, parte della stampa è molto oggettiva. Ci sono state rotte le scatole con la coperta corta. La Roma gioca a destra con un campione incommensurabile come Maicon, è stato introdotto da qualcuno come al canto del cigno. La partita che ha fatto con l'Udinese nessuno può dire che non è stata a livello incommensurabile. Su Florenzi avete deciso voi che non può fare il terzino, io e l'allenatore sì. Florenzi è un terzino destro, che può fare la mezzala e la punta. Florenzi è più forte di Dani Alves e in quel ruolo sarà un craque per i prossimi anni. Il terzo terzino è Torosidis, c'è qualcuno che può dire che non è un terzino affidabile? A sinistra abbiamo preso Digne, invulnerabile, può giocare 40 partite, abbiamo anche un altro terzino sinistro, Emerson, disconosciuto da voi ma è un buon giocatore. Nura? E' un fenomeno, sono contento di poterlo dire ma vorrei tenerlo coperto perché è un bambino di 18 anni. Attraverso le critiche una squadra cresce, io mi lamento di altre cose. Migliore organico del campionato? Non lo so, so che è competitivo, ma vado a fare i conti e vedo che l'Inter fa risultati che consolidano rapporti interni, migliorano i giocatori, hanno un centravanti secondo solo a Dzeko in Italia che deve ancora cominciare a segnare e quando lo farà sarà un problema. La Fiorentina gioca un calcio stellare, il Napoli ha il centravanti più forte del mondo con una squadra molto forte. Higuain è fuori classifica. Iturbe lo voglio tenere, ma se vorrà partire perché scalpita prenderemo un altro giocatore.
Szczesny? Lavoriamo, mi piacerebbe tenerlo ma conoscendo Wenger troppo bene non sarà facile. Perin? La Roma è coperta per il prossimo anno, ma non voglio svelare il nome. Pallotta? Sento la mancanza di tante persone, sono un uomo di compagnia. Lui è il proprietario, produce ricchezza in un altro paese e le trasferirà per la Roma nella campagna acquisti. Le commissioni? La Roma è brutalmente onesta, è inutile giocare con le battutine. Vi dovreste vergognare, avete ascoltato, ma qualcuno ha rintuzzato? La Roma è una società brutalmente onesta. L'onestà fa più male, sarebbe più facile dire qualche bugia. Io porto giocatori, faccio saldo attivo da 4-5 anni. Pago quante commissioni servono, se serve pagarle".
19:14 - Parla Scarnecchia: "Liedholm è stato il mio maestro, mi ha scoperto lui e sono addirittura diventato il suo pupillo".
19:08 - Queste le parole di Sebino Nela: "Liedholm? Il ricordo più bello di quegli anni è stato far parte di un gruppo straordinario. Abbiamo fatto una cena tempo fa con i miei ex compagni di squadra, e non dirò chi, ma uno in particolare si è commosso dicendo che non avevamo idea di quello che abbiamo fatto in questa città".