Ibañez: "Avevo il proposito di arrivare in un club grande. Il prossimo passo è la nazionale maggiore"
Grande protagonista delle ultime partite, Roger Ibañez si è raccontato ieri in un'intervista doppia con suo padre a One9 Content.
Roger Ibañez: "Sin dall'infanzia mio padre usciva sempre per giocare a calcio ed io gli andavo sempre dietro perché volevo giocarci insieme. Dopo i 12 anni ho iniziato ad andare insieme a lui quando giocava i campionati e aspettavo che finisse la partita per entrare in campo con i figli degli altri".
Padre di Ibañez: "Lui è nato con il pallone, nel sangue aveva già qualcosa. Lui viveva di calcio, giorno e notte, dormiva con il pallone in mano, era sempre estroverso, allegro".
Roger Ibanez: "Mio padre mi ha aiutato molto a maturare. Ho lasciato casa prima dei 17 anni, e sembrava che lui mi avesse già preparato a tutto, sapevo cavarmela da solo".
Padre di Ibañez: "Non credevo che avesse realizzato cose così grandi, ma oggi è un’allegria vederlo così, un'enorme soddisfazione".
Roger Ibañez: "Avevo il proposito di arrivare in un club grande, ma non pensavo così rapidamente".
Padre di Ibañez: "Il mio sogno più grande è vederlo nella Nazionale A. Già è arrivato all’Under 20, prima all’Under 23, ora vorrei vederlo nella principale".
Roger Ibañez: "Il prossimo passo è arrivare alla nazionale maggiore. Ora penso solo a lavorare e ad impegnarmi. Appena sono arrivato a Roma è iniziata la quarantena, è stata dura, ma ho avuto la compagnia dei miei genitori e della mia fidanzata. Mi allenavo in casa e quando è arrivato il momento di giocare, il più gustoso, questa sequenza di partita è stata come se fosse un premio. In questo periodo ho saputo anche di diventare padre. Stavo vedendo un film quando ho sentito la mia ragazza piangere di gioia in bagno, con in mano il test. Dico a mia figlia che non vedo l’ora di prenderla in braccio, era la cosa che più avevo bisogno".