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Impallomeni: "Per l'Inter non sarà facile la sfida contro la Roma". AUDIO!

di Marco Rossi Mercanti

A parlare dei temi di giornata a TMW Radio, durante Maracanà, è stato il giornalista ed ex calciatore Stefano Impallomeni.

Come ha visto l'Inter col Salisburgo?
"L'Inter doveva vincere e ha vinto. Ha sofferto all'inizio. Poi ha vinto di mestiere, può archiviare la qualificazione e guardare con ottimismo alla sfida con la Roma, che non sarà facile".

Inter che ha vinto da squadra ma Calhanoglu ancora una volta è svettato su tutti.
"È un giocatore totale, dinamico, un passo costante che fa la differenza. E poi ha questa lucidità e voglia di Inter pazzesca".

Napoli, che vittoria è stata a Berlino?
"Garcia è diventato specialista nelel individualità. Non è più squadra come prima, ha vinto e ora ha una buona classifica che dà entusiasmo. Ha recuperato individualità importanti, Kvaratskhelia su tutti. È tornato famelico, travolgente, eccezionale".

Stasera sfida Leao-Mbappé.
"Mbappé è di un altro livello. Leao può crescere, ma il francese è un leader. Per poco non porta la Francia alla vittoria del Mondiale, il protagonista vero della finale è lui. Ha ridotto le marce perché non vede l'ora di andare a Madrid, è ambizioso e vuole vincere. Leao vivacchia e mi fa rabbia per questo. Ha mezzi importanti, dovrebbe fare molto di più in partita. Potrebbe dare molto di più".

Inter più da coppa o da campionato quest'anno?
"Più da campionato. Ripetersi in Champions sarà difficile. In campionato è la più strutturata. Sono tre anni che dico che dovrebbe vincere lo Scudetto, prima o poi lo farà".

Stasera sfida tra Donnarumma e Maignan in PSG-Milan.
"Donnarumma è bravo, dovrebbe avere un preparatore atletico che lo migliori, si affida al talento e all'istinto ma va affinato con l'allenamento. Maignan è molto forte, è più solido ma Donnarumma è forte e vive una situazione complessa a Parigi. Non è amato dai tifosi, che non vedono l'ora che se ne vada".


Ospiti: Alessandro Cucciari, Stefano Impallomeni e Daniele Rocca Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni
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