Impallomeni: "Zaniolo è una forza della natura, ma lo vedo nervoso e frustrato". AUDIO!
A commentare i fatti del giorno a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato l'ex calciatore e giornalista Stefano Impallomeni.
Come valuta il ko del Milan?
"Non c'è stata partita. Bisogna attendere. L'Inter è la squadra più forte d'Italia negli ultimi tre anni ma raccoglie poco perché le manca continuità. È specialista di coppa Inzaghi, ma come organico e gioco è la più solida. È spuntato il Napoli quest'anno, lo scorso il Milan, deve avere tanti rimpianti perché è la più forte d'Italia. E' incredibile come non abbia vinto tre scudetti di fila. Il Milan? Avevo visto crepe già con la Roma, credo ci sia una situazione preoccupante dal punto di vista mentale e fisico. Sotto sforzo non ha più la lucidità di prima. Preoccupa poi un altro aspetto: noto dalle mimiche che la presenza di Tatarusanu non dia fiducia. E poi mancano Theo e Leao, così diventa un Milan pre-lockdown".
Milan, i responsabili sono Maldini e Massara per il mercato flop?
"Il Milan non è né quello dello scorso anno né quello di adesso. Hanno fatto uno sforzo immane lo scorso anno, un'impresa sportiva ma hanno tirato fino al massimo e stanno scoprendo che se non vanno a mille sono una squadra prevedibile".
Inter, come mai questa distanza dal Napoli?
"Colpa dell'Inter per l'inizio choc. Con 6 punti si ragionava di più, Ma anche ora con 10 nulla è già deciso. L'Inter ha battuto Napoli e Milan, quindi può tornare in corsa e ritrova continuità".
Allegri è l'allenatore giusto per un cambiamento che va verso i giovani?
"Allegri è appassionato, sa riconoscere il talento. Miretti e Fagioli sono giovani che ha lanciato. Perché non puntare su di lui? Potrebbe allenare anche i giovani. Ma se la Juventus vuole cambiare radicalmente in ambito sportivo, vedremo. Ma la dirigenza credo sia molto vicina ad Allegri, ci conta molto".
Zaniolo potrebbe andare via dalla Roma?
"È una forza della natura, un patrimonio, ma lo vedo molto nervoso. Lo vedo frustrato. Calcisticamente è di prim'ordine, ma deve lavorare molto però. Glielo hanno detto in tutti i modi Fonseca, Mancini, Mourinho. A 18 anni vai d'istinto, ma poi deve fare il salto di qualità. Capisco gli infortuni, ma ora deve fare qualcosa. Deve diventare un giocatore importante, se non fai gol e assist vai in crisi".