Jesus: "Sono la prova che il lavoro paga sempre"
Jesus a Roma TV
"Sono la prova che il lavoro paga sempre, ho lavorato tantissimo in ritiro, ho dimostrato di essere pronto per aiutare la Roma. "Ho vissuto tanti gruppi, qui ci aiutiamo tutti. Noi brasiliani siamo legati, è normale che ci capiamo di tutti, ma questo è un gruppo fantastico. La Roma ha saputo soffrire? Dobbiamo capire la partita, se c'è da soffrire soffriamo tutti insieme per portare il risultato a casa. Lavoro sulla linea difensiva? Era una partita difficile, ho imparato a studiare gli avversari, sapevo dove andava Petagna, ero sempre un passo avanti a lui. Gomez è uno dei loro migliori, è stata una partita dura. Siamo corti, pronti sempre a salire e lasciare l'avversario in fuorigioco".
Jesus in zona mista
"La stagione inizia bene per la Roma? Era una partita difficile, sapevamo della difficoltà del campo. Se sono riuscito a fare del mio meglio è perché la squadra mi ha aiutato. Sono consapevole che devo migliorare sempre di più e devo mantenere questo livello. Cosa mi ha detto il mister? Sapevamo che c'era da soffrire e abbiamo sofferto bene, ci ha detto che contava prendere i tre punti e lo abbiamo fatto. Peres? Io credo che il mister sappia cosa fare ora, io sarò pronto ad aiutare ma non credo che andrò a destra. L'Inter? Mi aspetto una partita difficile, Roma-Inter è sempre una partita difficile, saremo pronti perché Spalletti ci conosce. La differenza tra lui e Spalletti? Hanno due metodi diversi, sono entrambi bravi e a me non piace giudicare la differenza. Adesso c'è Di Francesco e lui saprà cosa dobbiamo fare. Totti? Una strana impressione, eravamo abituati a vederlo insieme a noi, ma sicuramente ci darà tanto anche dietro le quinte. Se all’intervallo è venuto negli spogliatoi? No, è venuto alla fine e ci ha fatto i complimenti. Lui parla poco, chi lo conosce lo sa. Ci ha solo fatto i complimenti".