Julio Sergio: "Il derby può cambiare una stagione"
Julio Sergio, ex portiere della Roma grande protagonista nei derby, è stato intervistato da Bar Forza Lupi, trasmissione in onda su Centro Suono Sport. Queste uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Sei stato un grande protagonista nei derby.
“Sì, se non mi sbaglio l’ultimo portiere a parare un rigore sotto la Nord è stato Tancredi. Ho avuto il piacere di vivere nello stesso palazzo di Tancredi, ho avuto modo anche di incontrarlo a Trigoria, è una persona straordinaria. Non penso sia giusto paragonarmi a lui, però almeno accostarmi”.
Sei nel cuore dei tifosi della Roma.
“Quando torno a Roma, le persone ancora mi fermano. Non sono mai stato un fenomeno, ma facevo bene il mio lavoro perché ero un professionista. Spalletti ha detto che ero il terzo portiere più forte del mondo perché dovevo fare solo il mio lavoro, poi fortunatamente è andata tutto bene”.
Come si prepara al meglio un derby?
“Bisogna curare l’aspetto mentale. Parliamo di due squadre che hanno due allenatori che sono diversi forse tatticamente, ma che hanno molto carattere. I giocatori devono curare la parte mentale per non soffrire particolarmente una gara così, bisogna saper soffrire e fare una grande partita”.
Che idea di stai facendo della Roma?
“Sai, la Roma ha avuto tanti infortuni. Per me resta una big d’Europa, sicuramente giocare in Europa cambia molto, è un processo che serve per arrivare in Champions e vincere lo scudetto. I Friedkin hanno portato cose nella squadra che prima forse non c’erano, oggi la Roma ha Mourinho, Dybala, Lukaku, altri giocatori che erano già esperti e che hanno vinto tanto. Stanno costruendo una squadra che sarà molto forte tra pochi anni, tutte queste cose accadono ora per arrivare poi al punto top per vincere. Sono contento fino adesso, è stata vinta una Conference League, è stata raggiunta una finale di Europa League e sono contento”.
Un tuo pensiero su Mourinho?
“L’ho conosciuto a Trigoria, non abbiamo parlato del suo contratto. È una persona umile, si prende cura di tutto e di tutti, mi dispiace se dovesse andare via perché penso che lui abbia portato un salto di qualità sotto tanti aspetti, tipo l’atteggiamento vincente fino alla fine. Mi auguro possa restare. Ci sono tante cose dietro che non sappiamo, lo vedo bene e vedo una costruzione importante di un percorso importante. Speriamo che questo possa continuare fino a che non si arrivi a vincere uno scudetto, vorrei essere presente a festeggiare. Non ci sono riuscito io, ma questo momento arriverà”.
Lazio-Roma?
“Il derby può cambiare una stagione, se lo vinci ti porta buon umore e lo perdi ti fa male. Sarebbe importante vincerlo”.
Marcos Leonardo?
“È un attaccante, sa fare gol e ha forza fisica. Non è molto alta, ma sa sostenere la palla, è molto tecnico, mi piace molto. Vedo spesso le sue partite allo stadio del Santos perché vivo spesso lì”.
Un nuovo portiere della Roma dal Brasile?
“Ne conosco 2-3 qui che potrebbero fare bene, però a Roma fare il portiere non è facile. Le cose possono cambiare velocemente, per essere preso in considerazione bene devi fare una parata e mantenere il livello con tutta la pressione addosso. C’è un portiere che si chiama Bento, gioca nell’Atletico Paranaense, poi c’è Everton del Palmeiras, potrebbero fare bene. C’è da dire che fare bene in Brasile è un conto, in Italia è un altro. Speriamo di trovare la persona giusta affinché aiuti la Roma”.