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Laureus Awards - Premio alla carriera per Totti: "Non me lo aspettavo. Penso di rimanere nel settore tecnico. Guardo tutto quello che fa Monchi". VIDEO!

di Danilo Magnani

Francesco Totti, presente a Montecarlo in occasione dei Laureus World Sports Awards (gli Oscar dello sport), è stato premiato dalla campionessa paraolimpica Bebe Vio e da Alessandro Del Piero per i traguardi straordinari raggiunti in carriera. Queste le parole di Totti: “Scusate, non parlo in inglese. Sono emozionato, non pensavo di ritirare questo premio. Sono contento di questi 25 anni di carriera passati con la Roma. Ho vissuto momenti felici in Nazionale con Del Piero. Ringrazio tutti per la serata, è il primo anno. Spero di potervi aiutare anche in futuro, soprattutto per gente meno fortunata di noi. Grazie ancora per questa serata”.

Di seguito il video proiettato durante la serata di gala prima della premiazione di Francesco Totti, con le dediche speciali di Bruno Conti e Fabio Capello.

Francesco Totti ha poi rilasciato altre dichiarazioni dopo aver ricevuto il premio:

Innanzitutto le congratulazioni: che emozione è stata?
"Sinceramente un premio inaspettato, ma è un riconoscimento internazionale che accetto a braccia aperte, sono riuscito in 25 anni a fare qualcosa di bello".

Un premio per la sua fedeltà alla Roma.
"Il riconoscimento più importante, ho realizzato un sogno che avevo da bambino. Tutto quello che ho fatto l'ho fatto con amore".

I tuoi progetti e come si soffre dalla tribuna per non poter entrare in campo? Conferma il no ad un futuro da allenatore?
"In tribuna si soffre tantissimo, ora hai un'altra testa ed è tutto più difficile. Durante la partita pensi a tante cose, che però non puoi più fare. Un futuro da allenatore? Rispondo di no anche adesso".

Com'è il suo lavoro al fianco di Monchi?
"Da Monchi c'è solo da imparare, è uno dei ds più importanti d'Europa e lo abbiamo strappato a squadre più importanti. Al suo fianco guardo tutto, piano piano sto capendo il ruolo che mi si addice. Penso di restare nel settore tecnico: il campo e lo spogliatoio sono le cose che conosco più di tutti. Non so se come dt, come volete voi, ma la parte del campo è quella più sentita".

L'addio al calcio?
"È stato tutto difficile già dal risveglio al mattino. Nel post-gara ho fatto un discorso difficile che ho preparato attorno ad un tavolo con mia moglie Ilary, un discorso sentito per i romani e i romanisti in quel momento, capace di riassumere 25 anni di storia. Mi sento di aiutare il prossimo e di mettermi comunque sempre a disposizione. È sempre stato un mio pregio quello di condividere tutti i miei pensieri, nella speranza di far passare quelli più importanti".

L'Italia fuori dai Mondiali?
"Auspico sia un momento perché è una Nazione troppo importante per il calcio. Dispiace a tutti non possa partecipare al più grande evento".

Nainggolan?
"Sono contento che Radja possa parlare in maniera tanto ambiziosa. Ha cinque anni di contratto e cercheremo di portarlo più avanti possibile anche se le cose si fanno in due. È importante che dica di voler rimanere. La Roma non è un trampolino di lancio, ma un grande club nel quale è possibile vincere qualcosa di importante".

 


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