Lobont: "Difficile giocare dopo 8 mesi, ma non è difficile fare il portiere della Roma". VIDEO!

Lobont a Roma Channel

"Penso che tutta la squadra abbia fatto una grande partita. Ringrazio compagni e staff per la fiducia, all'inizio ero in difficoltà, non giocavo da 8 mesi e per un portiere è fondamentale avere continuità. Son contento che sia andata bene, anche con l'aiuto dei miei compagni. Il momento più difficile? Tutti i 90 e più minuti sono stati difficili, il portiere deve essere sempre sul pezzo, basta abbassare la guardia e si vede subito sul tabellone. Quant'è difficile essere portieri alla Roma? Non è difficile. Il ruolo del portiere è il più bello, della Roma non lo so. Per me fare il portiere della Roma è una cosa meravigliosa. Perché non sempre così? E' anche una questione di testa, poi le partite non sono sempre le stesse. Col Pescara si arrivava dopo due vittorie importanti, poi si è abbassata la concentrazione e abbiamo perso due punti importanti. Dobbiamo stare sempre concentrati e accontentare i tifosi prendendo il massimo. L'esultanza ai gol? Non ho esultato solo io".

Lobont in mixed zone

"Io portafortuna? Anche quando non ho giocato le cose sono andate bene. Sono contento che sia finita così. Ringrazio i compagni e lo staff che mi sono stati vicini, dopo otto mesi ho fatto una partita ufficiale e si perdono un po’ la misura delle distanze. La continuità? Ti può rispondere il mister, non io. Noi dobbiamo mettere in campo il lavoro che facciamo in settimana. Quello che manca e che non manca lo deciderà il mister. Perché gioco poco? Siamo tre portieri ed è normale che giochi sempre uno. Chi non gioca deve sempre dare il massimo durante l'allenamento così si fa trovare pronto quando deve giocare. La mia esperienza utile nello spogliatoio? Sì, sono nel calcio da tantissimi anni e per questo ho abbastanza esperienza. Discontinuità della Roma? Non lo devo spiegare io questo, ma voi. I miei urli? Anche quando sono in panchina strillo ai compagni. E' un aiuto in più”.