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Luis Enrique: "Dobbiamo riuscire a fare quello che facciamo per 60 minuti, per tutta la partita" FOTO! AUDIO!

di Redazione Vocegiallorossa
Alessandro Carducci

A breve la conferenza stampa di Luis Enrique, alla vigilia della gara interna contro l'Atalanta (ore 18.00 Stadio Olimpico).

Vocegiallorossa.it vi proporrà la diretta testuale e fotografica!

 

Come sta la Roma?

"Speriamo di fare una bella partita. Giocheremo contro la squadra che sarebbe prima in campionato se non avesse avuto la penalizzazione. Sono forti, possono giocare con passaggi corti, lunghi, contropiede, fisicamente stanno molto bene. Noi arriviamo dopo la prima vittoria, in trasferta, dopo una settimana di allenamento intensa e molto interessante. Cerchiamo di trovare la simbiosi con i tifosi, ancora non siamo riusciti a vincere in casa".

Cosa è mancato a Bojan fino ad ora?

"Nessun problema, sono contentissimo di avere lui e tutti gli altri nella rosa ma bisogna capire che io ho la necessità di vedere sempre la fame di vincere, la voglia di migliorare, ogni giorno, e io devo fare ogni volta le mie scelte".

Stekelenburg è pronto?

"Può giocare, è a disposizione".

Oggi Allegri ha detto che in Italia vince chi incassa meno gol, è d'accordo?

"L'anno scorso è successo così però questa condizione deve essere compensata dalla possibilità di fare gol. Occorre un equilibrio tra fase offensiva e difensiva"

Pizarro tatticamente cosa le dà?

"Mi dà tanto amore..(ride ndr). E' tatticamente bravo, tecnicamente dotato, ha esperienza, ha dribbling, punta l'avversario. Sono contento sia qui e voglio sempre di più da tutti, quindi anche da lui".

A che punto siamo dal punto di vista del gioco?

"Non so rispondere, vedo però miglioramenti continui".

Le sue scelte si basano solo sul rendimento settimanale?

"No, il comprotamento in partita è importante ma mai si vince in 11 giocatori. Voglio poi vedere questa fame, questa voglia. Non faccio distinzioni tra titolari e non, per me sono tutti titolari. In ogni partita un giocatore può far vedere a tutti cosa può fare, quanto è bravo".

Pjanic: grandi mezzi, ottimi piedi, sembra ancora frenato. Può dipendere dal ruolo?

"Non credo sia un problema tattico. Ha 21 anni, è arrivato 3 settimane fa, non parla l’italiano. Sono molto contento che sia qui, dà sempre tutto, e aggiunge molto alla squadra. Sono ragazzi, non robot. Mi aspetto di più, come mi aspetto di più da tutti".

Questa settimana può essere convocato Juan?

"E’ migliorato e sono contento in primis per lui, ma credo che manchi ancora un po’, lui lavora per arrivare allo stato ottimale".

Come sta Gago? Heinze e Burdisso possono essere considerati i titolari?

"Gago ha subìto un colpo al polpaccio, non può farcela per domani. Burdisso come Kjaer come Heinze e come Juan, possono essere tutti titolari".

Il problema di domani potrà essere controbattere sul ritmo? Come potrà fare, addormentando il gioco o ribattendo alla velocità dell’Atalanta?

"Dobbiamo essere più veloci, più veloci siamo e meglio è. Chiedo ai tifosi, che sono fedeli: manca un po’ di fiducia, non per me, ma verso i calciatori: loro già sentono l’appoggio del tifo, ma servirà di più, contro una squadra che sta andando bene, che sta facendo grandi risultati, con Schelotto, Denis, Brighi. Non dobbiamo fare concessioni. Marcatura preventiva, pressare alto, una partita che piaccia ai tifosi. Se il gioco non può essere veloce è perché contro abbiamo una nuova squadra".

Lamela sta facendo differenziato. Troppa fretta per recuperarlo? De Rossi da chi sarà sostituito?

"Per Lamela non c’è fretta. E’ una situazione che accade quando il giocatore ha voglia di giocare con il gruppo; lo stiamo aspettando. Daniele ha una situazione normale, è a disposizione. Oggi si è allenato Viviani perché mi piace avere l’opportunità di vedere i giovani in allenamento".

I giocatori che hanno commesso più falli sono stati gli attaccanti: Il problema potrebbe essere la gabbia su De Rossi. Kjaer ha avuto difficoltà a Parma: Juan può essere un giocatore unico sotto questo aspetto di supporto al centrocampo?

"Sono contento dei giocatori che ho, è ovvio che marchino a uomo Daniele, come succede con Totti, sono grandi giocatori. Non c’è situazione che non si possa risolvere, stiamo cercando il modello giusto per  far girare la squadra. Juan purtroppo ancora non è disponibile".

Soffrire nel finale può essere un problema di preparazione aletica, o è una caratteristica di un calcio molto dispendioso?

"Le statistiche le guardo, ma non troppo. Non c’è un problema fisico. Ancora non c’è la fiducia in sé stessi, soffriamo tanto sui contropiedi veloci, ma per me è importante che durante i primi 60 minuti non prendiamo troppi pericoli; questa situazione va tramutata sui 90 minuti. Per me il modo migliore è difendere palla nel centrocampo avversario, con la possibilità di attaccare. E’ il lavoro che sto impostando e che sto cercando di raggiungere, non è facile, ma ci stiamo lavorando. Se ci riusciamo nei primi 60 minuti, ce la faremo nei 90. Per me funziona meglio la squadra che gioca la palla il più del tempo".

Il trequartista è il giocatore che ha creato più problemi fino ad ora: marcherete meglio Moralez?

"In Italia, come in Spagna, si marcano di più punte e trequartisti. Anche noi ci proviamo, ma la marcatura è relativa. Tutti provano a ingabbiare Messi, ma spesso non ci riescono, perché? E’ il bello del calcio".

Adesso l’obiettivo è vincere con tranquillità, con più gol?

"Pensiamo a vincere, poi a convincere. Dobbiamo fare una bella partita e vincere all’Olimpico. Dobbiamo battere l’Atalanta e dare soddisfazione ai tifosi".

Ha cominciato già a respirare l’aria del Derby? E’ più importante arrivare con una vittoria?

"E’ sempre meglio arrivare con una vittoria. Parleremo di questa partita per due settimane, vista la pausa per le nazionali, quindi meglio con una vittoria alle spalle".

Convocare Stekelenburg potrebbe voler dire doverlo mandare in nazionale? Non sarebbe meglio tenerlo a Roma?

"A nessun allenatore piace avere i giocatori in nazionale. E’ importante per i giocatori andare in nazionale, credo che Stekelenburg possa fare un ottimo lavoro qui e poi andare in nazionale".

Conferenza stampa Luis Enrique (30-9-11) by Vocegiallorossa


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