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Luis Enrique: "Mi è piaciuta tutta la squadra. Osvaldo farà tanti gol"

di Gabriele Chiocchio

Luis Enrique a Sky Sport

“Personalità della mia squadra? Credo che è stata la cosa più importante. Pressione alta sin dal primo minuto, sono contento per il risultato, poteva essere migliore ma anche peggiore. Può essere la svolta? Si può lavorare con maggiore tranquillità, la squadra è in crescita. De Rossi e Borini? Non solo loro due, tutta la squadra. Questa è la squadra che voglio, dove c’è fame e voglia di vincere. Aspetto che i tifosi che ci hanno supportato possano andare a casa un po’ più contenti. Kjaer e Burdisso? Non voglio dimenticarmi di nessuno, anche Pizarro, anche Taddei alla sua prima partita è stato bravissimo, Osvaldo, tutta la squadra. Perché i centrocampisti come terzini? Per la nostra filosofia di portare tutto il peso della partita, oggi l’Inter ha fatto una bella gara ed è stato difficile, ma io sono qua per fare il mio tipo di calcio. Poca efficacia? E’ normale, senza dubbio i calciatori hanno il merito di lavorare tanto, dimostrando che siamo una squadra in crescita. Sono contento per i ragazzi, che hanno la necessità di convertire questo lavoro in punti. Troppi rischi in relazione al dominio territoriale? Pensiamo sempre che vincere vale 3 punti, abbiamo fatto il cambio di Borriello per Borini per questo motivo. Poco pressing nel finale? Penso che abbiamo fatto questo errore alla fine della partita per stanchezza, ma penso che se teniamo palla e non commettiamo questi errori possiamo far bene”.

Luis Enrique alla Rai

"Un commento sulla partita che ha visto la Roma fare molto possesso palla? Questo era l'obiettivo, fare pressione alta e fare possesso nel campo avversario. L'abbiamo fatto con una squadra forte come l'Inter che ha anche avuto occasioni per vincere. Il risultato è giusto. Rivoluzione a Roma, la squadra cresce? La squadra sta crescendo senza dubbi, mi piace questa situazione per i calciatori, il lavoro dà i suoi frutti, dobbiamo continuare così per salire in classifica per la società e tifosi che sempre ci sostengono. Perrotta e Taddei esterni bassi? L'obiettivo era essere alti con i terzini, è la prima volta di Simone in quel ruolo e l'ha svolto benissimo, anche Rodrigo, che era al debutto quest'anno. Sono soddisfatto, i ragazzi hanno fatto un grande sforzo, dobbiamo migliorare il nostro rendimento. Centravanti troppo isolato? Mancano ancora tante cose da migliorare, sono sicuro che le nostre punte faranno tanti gol, non sono preoccupato. Tutta la squadra deve crescere. Totti migliore in campo? Senza dubbio, il suo ruolo è impoortantissimo per noi, siamo felicissimi di avere un leader come lui in squadra".

Luis Enrique in conferenza stampa (a cura dell’inviato al Meazza Alessio Milone)

La tua Roma migliore?

“Complimenti ai ragazzi, abbiamo fatto una bella partita. Gli ultimi 15 minuti abbiamo rischiato ma volevamo vincere. Non sono preoccupato. Dobbiamo migliorare a metà campo ma complimenti a tutta la squadra”.

Tanto possesso ma poca incisività, perché?

“Sono tranquillo, non mi preoccupa la cosa. Abbiamo sei attaccanti, e anche centrocampisti possono segnare. I gol arriveranno, prima arrivano meglio è, dobbiamo migliorare altre cose oltre a questo. Manca ancora un po' di lavoro, dobbiamo controllare la situazione di gioco ma sono ottimista. Voglio vincere per i nostri tifosi”.

Hai giocato ma si è rischiato qualcosa…

“Io ho provato a schierare i giocatori con più qualità possibile. Ho visto molto impegno, l'abbiamo ottenuto”.

Ma se esce il portiere per infortunio, perché deve essere conteggiata come sostituzione?

“E' una sostituzione di meno, l'unica cosa che mi preoccupa è la salute di Stekelenburg ma so che la TAC è negativa.

Come ha visto l'Inter?

“Bene, grande livello. Mi e' piaciuta. Forlan e tutti gli altri hanno giocato bene”.

Preoccupato per Stekelenburg?

“No, la TAC è negativa e ha solo qualche punto, lo terranno in osservazione fino a domani”.

Gara tra le due “malate”. Ma la Roma sta guarendo? E cosa ne pensa del cambio Muntari-Forlan?

“L'Inter ha fatto una buona partita, con un po' di fortuna poteva vincere. Ma mi fa sorridere che dopo due giornate sole qualcuno potrebbe pensare che io e Gasperini siamo in pericolo. Ma è il calcio”.

Cosa ha provato a sedersi per la prima volta sulla panchina di San Siro da allenatore?

“Bellissimo, ma era più bello da calciatore, lo vivevi di più. Ma l'Olimpico e la Sud sono più belli”.

Gasperini ha detto che l'Inter meritava di vincere…

"Per me il risultato è giusto. Con un po’ di fortuna avremmo vinto".

 

Luis Enrique a Roma Channel


"L'obiettivo era di giocare con personalità. Poi arriveranno anche i tre punti. Potevamo vincere la gara? il calcio è così ma anche l'Inter ha avuto delle occasioni alla fine. La voglia di vincere c'è, noi abbiamo voglia di regalare ai tifosi una vittoria,
abbiamo fatto bene. Complimenti alla squadra. Taddei? Si mette sempre a disposizione della squadra, è bravissimo. Osvaldo esterno? Farà tanti gol, così come i vari Borini, Borriello, Bojan e altri.
Capisco che possiate avere delle perplessità ma sono sicuro faranno tanti gol".

Luis Enrique a Mediaset Premium

"Mi aspettavo qualcosa in più sotto porta? Sì, ma ho visto due squadre offensive con la voglia vincere , una partita interessante.Stek stava facendo la tac, è negativa, è una meravigliosa notizia. Come è nata l'idea di Perrotta Taddei terzini? È nata nel lavoro di ogni giorno, c’è questa possibilità di contare su giocatori che giocano su diversi ruoli, lo hanno fatto benissimo entrambi ma non dimentico nessuno, neanche Lobont. Sono contento per tutti loro e aspettiamo di vincere per ottenere i 3 punti.I giocatori d’attacco hanno le caratteristiche per sviluppare il mio gioco? È un calcio d’attacco, sono contento di avere nella rosa 4-5 attaccanti di livello altissimo, è una rosa che farà gol senza dubbio. Credo che i tifosi hanno visto una squadra che voleva vincere Le voci sul futuro? Non mi danno fastidio, è normale è il lavoro che sto facendo. Quando i risultati non arrivano è normale che succede. Non sono preoccupato, se non arrivano non succederà niente. Le difficoltà maggiori dall'inizio? Non sono esperto come allenatore ma ho conosciuto tante situazioni nel calcio per cui non sono cosi inesperto su quello. Imparare una lingua nuova e esprimerti come vuoi è difficile, vedo che i calciatori e i tifosi hanno una curiosità su quello che possiamo fare. L’intervento di Lucio? Dalla mia posizione non sapevo che era successo, penso sempre che il calciatore non lo fa apposta. La cosa importante è che Stek stia bene".


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