Luis Enrique: "Ora serve regolarità. Osvaldo è quasi pronto, mi aspetto tantissimo da De Rossi"
Alle 11.30 Luis Enrique parlerà in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Catania. Vocegiallorossa.it vi proporrà la diretta testuale dell'evento!
Quanto è importante per il progetto Roma il rinnovo di De Rossi?
"Me lo aspettavo il rinnovo, l'ho sempre detto, fin dal primo giorno. Appena arrivato ho visto la sua mentalità, il suo pensiero, è un calciatore di riferimento per noi, di livello altissimo, mi aspetto tantissimo. Ci sono giocatori che possono fare molto e lui è uno di questi"
Si sente alla pari delle grandi per lo scudetto?
"Oggi no. Per essere grande abbiamo bisogno di continuità e ora non l'abbiamo. Fino ad ora, nei 90', ho visto solo il MIlan superiore a noi ma nella regolarità siamo ancora lontani. Manca quasi tutto il girono di ritorno e sono fiducioso".
Ci sono giocatori più adatti e altri meno adatti per giocare così pochi minuti domani?
"No, faremo la nostra scelta per vincere la gara. Certamente, sarà una partita strana. Trenta minuti sono tanti se facciamo le cose per bene. Mi aspetto una gara all'attacco e più riusciremo a stare nella metà campo avversaria e meglio sarà. Sarà difficile, però".
Farete una preparazione particolare?
"No, ho parlato con il preparatore e non cambieremo nulla".
Prime impressioni su Marquinho?
"Ha fatto solo un allenamento, è lontanissimo dal punto di vista della preparazione fisica. E' un mancino che sa saltare l’uomo, certamente venendo da fuori è difficile per lui. Penso però possa aiutare la squadra".
Le è mai capitato di ricominciare una partita interrotta?
"No, non ricordo".
La Roma solitamente parte a razzo, può essere un vantaggio?
"No, non credo. Mi aspetto una squadra che farà la sua proposta e l'altra che cercherà di ripartire, sfruttando i nostri errori, come accade solitamente. Bisogna vedere quale squadra sarà più cattiva e avrà più fame per prendere tre punti, che ci permetterebbero di fare un salto in classifica".
Sta studiando una soluzione per vedere una Roma meno altalenante?
“Non penso di cambiare se qualcosa va male. Bisogna migliorare quello che non va bene e bisogna vedere cosa si è sbagliato e migliorare. Credo che stiamo iniziando a sapere cosa dobbiamo fare sempre. Altra cosa è come la facciamo, se siamo migliori dell’avversario, quello è un altro discorso. Io non cambio da una settimana all’altra perché abbiamo perso a Torino, ma di migliorare quello che abbiamo fatto male. Non posso cambiare ogni settimana i ruoli dei giocatori, non è così come noi pensiamo il calcio. Quando facciamo le cose come vogliamo, ci sono pochi errori, la squadra difende in undici ed è strutturata come vogliamo, quando c’è la qualità dei giocatori, quando si somma tutto questo qualche volta si vince e qualche volta no”.
Le voci su Burdisso riguardo un nuovo intervento?
“Già l’ha fatto, no? Burdisso è ogni giorno in palestra e sta benissimo, l’ho visto e la sua gamba sta meglio. Sono contentissimo di averlo già qua a Trigoria perché è uno dei calciatori che aiuta la squadra in qualsiasi momento, e diventa importantissimo anche se non è in campo. Non so da dove esca questa notizia”.
Quando torna Osvaldo?
“Ha iniziato ad allenarsi con la squadra, è quasi pronto. Vedremo il suo livello quando si allena perché non mi piace rischiare con nessun calciatore, gli manca un pezzettino ancora. Domani sicuramente non ci sarà”.
Vedrà le gare del Viareggio dal vivo?
“In Toscana no, ma guarderò tutte le partite o mi faranno le registrazioni. Gli auguro un grandissimo rendimento perché vedo come Alberto lavora ogni giorno. I ragazzi devono capire che per loro c’è una grande opportunità. Con l’Inter Piscitella ha avuto la sua prima occasione, devono capire che si può arrivare in prima squadra”.
Cosa ne pensa di giocare solo lo spezzone che manca?
“Non è importante se mi piace o non mi piace, quella è la regola e la seguiamo. Si giocano 25 minuti più il recupero, saranno 4-5 minuti. Voglio vedere la mia squadra fare tutto quello che è possibile per vincere la partita. Mi sembra giusto giocare quello che manca della partita”.
Cosa ne pensa di un’eventuale pausa invernale?
“Non lo so. C’è un aura di freddo che non si produce da trent’anni. Bisogna ottenere che l’erba sia nel miglior stato possibile, per la sicurezza dei giocatori e per lo spettacolo. I tifosi altrimenti potrebbero vedere un altro sport, lo spettacolo dev’essere in campo e per giocare a calcio il campo dev’essere nel migliore stato possibile”.
I dati fanno capire che la Roma si sta avvicinando a Juve e Milan?
“Penso che possa essere così, ma parlano i risultati. Per quello il mio pensiero è vedere la squadra alla fine della stagione. Se rimarremo così con questi dati penso che i risultati arriveranno, ma finché non c’è regolarità non posso parlare. Sono fiducioso, credo che la squadra abbia identità, ma alla fine parlano i risultati, che sono la cosa più importante”.