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Maggiora: "Contro la Juventus mi esaltavo. Domani mi aspetto una gara apertissima"

di Marco Rossi Mercanti

Domenico Maggiora, ex calciatore di Juventus e Roma, è stato intervistato da “Bar Forza Lupi”, trasmissione in onda sulle frequenze di Centro Suono Sport. Queste uno stralcio delle sue parole:

1° novembre 1981, Juventus-Roma 0-1: cosa ricordi?
“Sono partite che rimangono sempre segnato, è impossibile dimenticarle. Segnò Falcao, un vero leader di quella squadra”.

La tua avventura alla Roma?
“Ero molto giovane quando arrivai nella Capitale, avevo tanta voglia. Ho iniziato il percorso con mister Liedholm, abbiamo anche giocato in maniera diversa rispetto alle altre squadra, esprimevamo un calcio spumeggiante con grandi partite e poi magari si perdeva in maniera rocambolesca. C’è stata questa rinascita e poi si è arrivati allo scudetto. I risultati non sono arrivati subito, però con un percorso graduale e con l’arrivo di grandi giocatori come Falcao poi c’è stata la vittoria dello scudetto. Non ho partecipato a quello scudetto, però ho partecipato alla costruzione, comunque ho vinto due Coppe Italia. Giocavamo bene, andavamo fuori casa e imponevamo il nostro gioco, vincere la Coppa Italia è sempre un traguardo ambito e abbiamo fatto finali e semifinali giocando contro Torino e Juventus”.

Quanto fascino c’è in Juventus-Roma?
“L’ho sempre vissuta in maniera positiva, quando c’erano queste sfide mi esaltavo. Ho sempre fatto buone prestazioni, abbiamo anche fatto risultato e poi quando la Juventus veniva a Roma noi giocavamo sempre in 12 perché avevamo un pubblico straordinario che ci garantiva una carica impressionante. Ci esaltavamo, ma lo facevamo anche a Torino. Io sono nato juventino ma poi ho fatto il mio percorso, quando dovevo giocare contro la Juventus mi esaltavo e ho dei ricordi fantastici di quelle partite”.

Mourinho contro Allegri: che sfida prevedi?
“Sono convinto che sarà una partita apertissima, se la giocheranno. Abbiamo sempre detto che sono partite a parte, dove secondo me il tatticismo passa in secondo piano. È chiaro che la squadra di Allegri non sia partita bene, ha perso punti incredibili contro squadre sulla carta con errori evidenti dei singoli. Non esprime un buon calcio, si parla sempre che Allegri faccia giocare le squadre in maniera pragmatica, ha dei giocatori giovani bravi come la Roma. Penso che se la giocheranno a viso aperto, poi le dichiarazioni prepartita lasciano il tempo che trovano perché poi entrano in campo i giocatori”.

Alcuni giocatori della Roma sembravano rivitalizzati.
“Mourinho sa come fare, poi negli ultimi anni a Roma non ci sono stati risultati entusiasmanti e lui ha fatto una scelta delicata e importante per riportare la squadra ai livelli che merita la società. Mi auguro tantissimo che la Roma lotti per qualcosa di importante perché è un po’ di tempo che manca questo, la Roma ha bisogno di aver quel qualcosa di concreto in mano”.

Chiesa da una parte e Zaniolo dall’altra: un giudizio sui due?
“Chiesa è cresciuto tantissimo, vedere come gioca oggi rispetto alla Fiorentina vedi che c’è molta differenza. È diventato molto più collaborativo con la squadra, sa giocare in diverse zone del campo, sta diventando anche determinante. Zaniolo ha perso un po’ di mesi, ha tanto da esprimere e da tirare fuori, mi auguro stia con i piedi per terra e riesca a trovare la continuità di gioco e che stia bene fisicamente. Ha avuto due incidenti importanti, ci vuole anche del tempo per recuperare e penso che stia maturando. Dipende sempre dal suo carattere e dalla sua voglia e dall’aiuto dei compagni e la stima del mister. Mourinho è un grande motivatore e lo aiuterà tantissimo, non devo scoprirlo io”.


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