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Mangone: "La Roma sta facendo molto bene, è stato bravo Fonseca ad adattarsi alle caratteristiche dei giocatori. Ibanez è fortissimo e ha grandi margini di miglioramento"

di Danilo Budite

Ai microfoni di Centro Suono Sport, durante la trasmissione Bar Forza Lupi, è intervenuto il difensore campione d'Italia con la Roma nel 2001 Amedeo Mangone.

Il derby vinto 4-1 nel 1999?
"Venivamo da un periodo non positivo, la Lazio stava facendo bene e quindi farle 4 gol in mezz'ora ci ha caricato molto. Abbiamo fatto una partita perfetta".

Questa Roma?
"Sta facendo molto bene, è stato bravissimo Fonseca a gestire bene anche il cambio di società. Ha cambiato modo di giocare adattandosi alle caratteristiche dei giocatori. La Roma sta giocando bene e ha grandi margini di miglioramenti perché ha molti giovani.  Il fatto che non si dia tanta attenzione alla Roma è un bene, ma la classifica ora parla chiaro".

Dove può arrivare questa Roma?
"Non si sa. Il campionato è anomalo, le squadre allestite per vincere il campionato sono indietro, squadre con meno pressione stanno facendo bene, come Roma, Milan e Sassuolo. Credo che la Roma possa arrivare tra le prime quattro, poi strada facendo gli obiettivi possono cambiare, ma quello principale è la Champions".

Quanto contano i giocatori di personalità?
"Tantissimo. Ai miei tempi c'erano giocatori di grande carattere, Candela, Cafù, Aldair, ovviamente Totti. Poi Batistuta è stato la ciliegina sulla torta".

Cosa ne pensi di Ibanez?
"È fortissimo, migliora partita dopo partita e ha grossi margini di miglioramento. Può giocare sia centrale che a destra nella difesa a tre, ha grandi capacità di lettura e dà grande sicurezza al reparto difensivo".

Quanto conta avere un presidente presente?
"Molto, io ero abituato con presidenti italiani che stavano vicino alla squadra. Sensi passava dal campo sempre almeno una volta alla settimana e questa cosa dà un senso di non essere lasciati soli. Alla Roma questa cosa negli ultimi anni è mancata".

A gennaio questa Roma come può essere migliorata?
"Adesso c'è poco da toccare. Bisogna forse trovare alcuni giocatori che possono essere utili alla causa e congeniali alle idee dell'allenatore. Possono arrivare un trequartista o un centrocampista".

Tra i centrali chi ti sta sorprendendo di più?
"Cristante, che si è adattato benissimo a un ruolo che non era suo".


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