Mauro Esposito: "A Roma non ho rispettato le attese, è il mio più grande rimpianto professionale"
Fonte: Tele Radio Stereo
Mauro Esposito, doppio ex di Roma e Cagliari, è intervenuto a Tele Radio Stereo:
Come mai non sei riuscito a riproporre il tuo livello di gioco alla Roma?
"Mi dispiace molto questo, ero venuto a Roma con grandi ambizioni dopo delle belle annate a Cagliari. Arrivai a Roma che ero ancora in fase di riabilitazione dopo l’operazione al ginocchio. Quando vai a giocare in una grande piazza non hai molto tempo, le volte in cui sono stato chiamato in causa per giocare non sono stato molto fortunato come in occasione della partita di Champions League contro il Manchester United. Gli sbagli da parte mia ci sono stati, perché avrei potuto dare di più, c’è da dire che la Roma era una squadra che giocava a memoria e non è stato facile inserirsi. L’esperienza è stata comunque positiva, dispiace non aver dato ai tifosi e alla squadra quello che si aspettavano".
Sei stato sponsorizzato molto da Bruno Conti…
"Si le mie caratteristiche erano simili alle sue, da esterno mi piaceva saltare l’uomo ed era un ruolo in quella Roma determinante. C’erano grandi aspettative su di me dispiace non averle rispettate".
Che cosa pensi della Roma attuale?
"Devo fare i complimenti a Di Francesco, prendere una squadra dopo Spalletti non era semplice. Ha fatto un grandissimo lavoro avendo riportato la Roma in semifinale di Champions dopo tanto tempo. C’è stato un salto di qualità mentale perché Roma è un’ambiente difficile e tutti si aspettano grandi cose. Quando c’ero io mi ricordo che non siamo stati pronti a reagire alle difficoltà, nonostante una grandissima stagione avendo sfiorato lo Scudetto. Quest’anno c’è stata un’evoluzione".
Come mai i giocatori di classe sono tutti di piccola statura?
"Un giocatore con il baricentro basso riesce ad avere il guizzo vincente ed essere veloce nei primi metri. Questo è determinante, perché le squadre oggi hanno bisogno di calciatori così".
Come giudichi Ünder?
"È stato bravo ad aspettare la sua occasione. All’inizio giocava poco ma poi è stato bravo ad inserirsi e sfruttare le chance. È un giocatore interessante che vede la porta
Schick?
"Faccio fatica a vederlo all’esterno, date le sue lunghe leve. Da seconda punta riesce a esprimere meglio le sue qualità".
Che atmosfera si respirava a Manchester?
"Sicuramente fantastica, per me era la prima volta in Champions League è stato emozionante. Facemmo una grande partita, giocando un ottimo secondo tempo in cui meritavamo il pareggio. Purtroppo finì 1-0 per loro".
Barella?
"Giocatore giovane e interessante. È un giocatore da grande squadra ma sta iniziando a dimostrare il proprio valore. Gli consiglierei di rimanere ancora in una piccola per crescere e maturare per poi approdare in una grande squadra".
Cagliari-Roma?
"Ancora oggi mi sento con alcuni dirigenti della Roma, Totti e Bruno Conti. Non mi chiedete pronostici perché a Roma ho lasciato un pezzo di cuore e ad oggi è il mio più grande rimpianto professionale. Alla fine del campionato spero di vedere la Roma in Champions League e il Cagliari salvo".