Mkhitaryan: "All'Arsenal non avevo nulla da fare e per questo ho detto sì alla Roma. Zaniolo può diventare uno dei migliori al mondo"
Il centrocampista della Roma Henrikh Mkhitaryan ha rilasciato un'intervista a FourFourTwo. Eccone uno stralcio.
Come trovi la vita a Roma?
«È fantastica. Il club e la città hanno tantissima storia. Il tempo è simile a quello dell’Armenia, dove abbiamo 30 giorni di sole, e le persone italiane sono un po’ come quelle armene, divertenti, ironiche, con una mentalità simile. Quindi, mi sento bene. Ma ovviamente non sono qui come turista. Sono qui per aiutare la Roma a ottenere qualcosa».
Parli già sette lingue, come sta andando con l’ottava?
«Mi sono fermato a causa dell’infortunio, per concentrarmi a recuperare il più velocemente possibile, ma nel mio tempo libero provo a migliorare l’italiano. È difficile, ma non ti devi sentire male se commetti errori, non c’è successo senza commettere errori».
Come è andato il trasferimento alla Roma?
«Il mio agente me ne ha parlato il primo settembre. Visto che non avevo niente da fare all’Arsenal, ho detto sì. Sono felice di essere qui».
Il tuo compagno di squadra Nicolò Zaniolo ha solo 20 anni, ma gode di grande considerazione. Ha le abilità per diventare un top player?
«Sicuramente, può diventare uno dei migliori giocatori del mondo, ne ha le abilità. È stato nominato miglior giovane della Serie A nella scorsa stagione, il che significa che ha fatto un ottimo lavoro, ma non è abbastanza, può fare ancora di più. È un grande talento e può migliorare».
Quando hai deciso di lasciare l’Arsenal?
«Conosco le mie qualità e quello che so fare. Forse non potevo accettare di stare in panchina in alcune partite. Ho 30 anni e mi piace giocare a calcio, non stare seduto in panchina a sprecare il mio tempo. Emery e il direttore tecnico Raul Sanllehi mi avevano assicurato che ero importante per l’Arsenal, ma sono andato alla Roma perché loro credevano più in me».
Stai pensando di rimanere a Roma definitivamente dopo questa stagione?
«Il prestito è per un anno, ma tutto è possibile e non chiudo la porta. Ora, sono felice alla Roma. Alla fine stagione, discuteremo e decideremo cosa fare».