Monchi: "È il giorno più doloroso della mia carriera da direttore sportivo, chiediamo scusa a tutti i tifosi. Mercato? Non arriverà nessuno"
Monchi a Roma Tv
"È il giorno più doloroso della mia carriera da direttore sportivo. Chiediamo scusa a tutti tifosi, a quelli venuti qui a Firenze e a quelli a casa. Possiamo dire solo scusa. Non è il momento delle valutazioni, ma solo di chiedere scusa. A volte esce tutto male ed oggi è stato così. Sono stato nello spogliatoio prima della partita, i giocatori volevano vincere, sapevamo che era una partita importante. Penso che nelle ultime 6 partite, escluso il secondo tempo di Bergamo, la squadra stava ritornando, ma purtroppo oggi abbiamo fatto una brutta figura. Cosa possiamo fare noi? Abbiamo provato tutto, credo che i giocatori abbiamo bisogno del loro tempo, nessuno oggi è felice e tranquillo e quindi non è il giorno per stargli lontano, bisogna stare con loro e lo staff tecnico. Bisogna essere uniti per uscire da questa situazione, non credo che oggi sia il giorno adatto per punirli, la punizione c’è già stata in campo".
Monchi a Sky e Mediaset
"Lasciamo tranquillo l'allenatore, il responsabile sono io, perché io ho creato la squadra. La squadra domani si allenerà e proverà a rimontare, domenica c'è il Milan. L'unica cosa che possiamo fare adesso è chiedere scusa. Che strade intravedo? Non è facile, stiamo vivendo un anno difficile. Ho già detto che è il giorno più brutto da quando faccio il direttore sportivo, non è facile neanche per me trovare le soluzioni. La difesa è un problema? Se prendi 7 gol non è solo colpa della difesa, ma di tutta la squadra. Il peso del 7-1? So che è un risultato dura, ma dobbiamo ripartire, se non guardiamo avanti sarà peggio. Oggi possiamo solo chiedere scusa. Ritiro? No, lavoreremo a Trigoria insieme come sempre".
Monchi in zona mista
"Credo che ogni giorno si impara, bisogna cercare le soluzioni. Le soluzioni sono nello spogliatoio, non nel mercato e posso dire che la Roma non si muoverà sul mercato. Dobbiamo lavorare tutti per uscire da questo momento, io per primo. Dobbiamo restare uniti, dando sostegno alla squadra. Sono i tifosi a soffrire maggiormente, dobbiamo chiedergli scusa. Sarebbe facile allontanarsi dalla squadra ora, ma io non l'ho mai fatto e mai lo farò, loro sono i miei giocatori, i giocatori della Roma. L'allenatore rischia visti i risultati? Oggi sono io ad essere in discussione, sono io che ho fatto la squadra. Dove trovare le soluzioni se non sul mercato? Dentro lo spogliatoio, questa squadra è più forte di quello che ha fatto vedere ultimamente. Con un acquisto o due non si risolverebbe nulla. Dobbiamo lavorare sodo, avendo fiducia nello staff tecnico e in tutta la squadra. Troppo nervosismo in campo? Non è facile da spiegare, tutti sono professionisti e dobbiamo saper controllare la nostra rabbia. I nostri calciatori oggi hanno sofferto molto ma io li conosco e so che ripartiremo tutti insieme. Se ho sentito Pallotta? No. Vida? Il mercato è chiuso. Se la prossima stagione sarò ancora a Roma? Non so cosa succederà domani, figuriamoci tra sei mesi. Credo che la cosa più importante ora è lavorare seriamente per riprendersi la fiducia dei tifosi".