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Mourinho: "A Dybala ho detto la stessa cosa di un anno fa. Grande partita di Abraham"

di Emiliano Tomasini

Nel post partita di Roma-Monza ha parlato José Mourinho.

Mourinho a DAZN

Cosa vi siete detti con Dybala dopo il cambio?
“Lo scorso anno nella partita contro la Juve quando lui fu sostituito io gli dissi che era molto bravo. Oggi gli ho detto lo stesso, gli ho ricordato quell’aneddoto e abbiamo sorriso”.

Oggi la miglior gara in questo inizio stagione.
“Migliore nella tranquillità del risultato, ma la partita è stata difficile. Hanno creato molto loro, il Monza farà sicuramente dei punti, è una squadra interessante. Ci hanno messo in difficoltà ma potevamo fare qualche gol in più. Stiamo bene. Sono contento perché oggi ho potuto far riposare giocatori come Karsdorp e Spinazzola”.

La squadra sta crescendo, soprattutto Ibanez.
“Sono contento della tua analisi, Roger è molto più sereno, trova più soluzioni quando ha il possesso palla, è molto forte. Io oggi voglio parlare di Abraham. Oggi è stato il mio Tammy, proprio come lo voglio vedere io. Ha creato tantissimo, si è sacrificato, grandissima partita. Stessa cosa anche Dybala, ha fatto 100 gol in Serie A e ha giocato bene. Belotti ci darà una mano. Shomurodov, che ora si tranquillizza dopo un periodo di incertezza, ci potrà aiutare anche lui”.

Dybala si è inserito con una certa umiltà all’interno del gruppo.
“Paulo con noi è un grande talento, ma è un talento non isolato ma che gioca con la squadra. Anche in fase difensiva fa un lavoro straordinario. Viene da una storia non facile a livello di infortuni, piano piano sta crescendo a livello fisico. Scaloni (il CT dell'Argentina, ndr) ci deve inviare una cassa di vino per ringraziarci perché gli ridiamo un giocatore di grande livello”.

Galliani?
“Quando ero all’Inter ricordo che quando vinsi un derby per 4-0 arrivarono lui e Berlusconi nello spogliatoio per congratularsi. Siamo nemici solo durante la partita. Sono persone che sanno stare nel mondo del calcio. Un grande abbraccio per loro”.

Mourinho in conferenza stampa

Dybala sta trovando la condizione.
"Sono d'accordo. Però lasciatemi andare in un'altra direzione, oggi è troppo ovvio e facile parlare di Paulo e di quello che sta facendo con noi, della sua storia. 100 gol in Serie A, è troppo facile parlare di lui. Per me oggi è la serata di Tammy, una partita straordinaria senza segnare. Quando non sono contento della sua gara lo dico, oggi sono superfelice, ha vinto tutti i duelli individuali, ha creato mille problemi agli avversari, anche a livello di pressing e di copertura. Oggi è il mio uomo, sarebbe troppo facile parlare di Paulo. Anche la squadra, con qualche cambio e qualche giocatore che ha fatto bene contro una squadra non facile, che è stata sempre nella partita al di là del risultato. Quattro partite e dieci punti, stiamo benino e dobbiamo continuare, ora avremo tre trasferte di fila, difficile ma dobbiamo andare".

Come sta Dybala? Gli altri infortuni?
"Kumbulla ed El Shaarawy, non mi sembra che Paulo abbia grandi problemi. L'ho cambiato perché lo vedevo con tanto entusiasmo, non mi sembrava che sarebbe stato capace di abbassare il livello e ho pensato che domenica sarà molto difficile, era meglio dargli riposo a lui e a Lorenzo, ragazzi fondamentali per noi".

Nei tre successi della Roma, avete lasciato il pallone agli avversari.
"No, noi vogliamo il pallone ma l'avversario è bravo. Nel primo tempo abbiamo trovato difficoltà nel pressare, dopo aver bevuto abbiamo aggiustato qualcosa. Siamo una squadra che vuole giocare, che ha qualità e creatività. Sappiamo di aver la capacità di recuperare palla ed essere aggressivi, principalmente con Zaniolo che ci manca tanto. Abbiamo qualità, potendo scegliere vogliamo il pallone".

C'è la possibilità di prendere qualcosa in difesa?
"Con onestà, senza l'infortunio di Wijnaldum e senza l'arrivo di Camara, penso che un difensore centrale doveva arrivare. Un po' come l'anno scorso, quando si è fatto male Spinazzola e abbiamo dovuto lasciare un centrale per un terzino sinistro. Non ho coraggio di pressare il direttore o la proprietà, di dire a voi, non faccio la foto col piede sul tavolo aspettando qualcosa. Il lavoro che stanno facendo è fantastico, con tutte le limitazioni che abbiamo noi, anche a livello di financial fair-play sembra che per noi esiste e non per tutti. Il direttore e la proprietà hanno fatto un mercato straordinario, giocatori di altissimo livello con un investimento di 7 milioni, per gli altri parliamo di svincolati e prestiti, con stipendi, arrivare all'ultimo giorno e chiedere un centrale non ho coraggio. Sanno che ne abbiamo bisogno, ma anche che mi pagano per trovare soluzioni. L'anno scorso abbiamo inventato Zalewski terzino sinistro, quest'anno inventeremo altro. Non penso che faremo qualcosa, andiamo avanti. Magari Vina centrale, Karsdorp centrale, vediamo giorno per giorno".

Com'è arrivato Belotti?
"Ha lavorato tanto, con personal trainer, non con una squadra. Non si è allenato col Palermo, ma da solo. Gli manca il pallone, gli mancano agilità e intimità col pallone, quella palla lì uno che si allena da due settimane sicuramente la mette forte e fa gol, questo è Belotti. L'ho messo più per la sua motivazione, per lo sforzo che ha fatto per arrivare, per i rischi che si è preso aspettando per venire da noi. Il ragazzo è felice, 10, 15, 20 minuti può farli perfettamente, se mi chiedi se inizia domenica a Udine ti dico no, panchina. A poco a poco arriva presto, perché lo stato emozionale è molto alto".

Mourinho ai canali ufficiali del club.

La partita?
"Loro hanno iniziato molto bene, non era facile per noi. Con tranquillità abbiamo tenuto il gioco compatto, dopo il talento dei nostri è emerso. Tammy è stato strordinario, come Paulo e Lorenzo. Quando questa gente si trova è dura per altri".

Trovi più equilibrio rispetto allo scorso anno?
"Una qualità di una squadra è saper leggere i momenti. Quando loro avevano palla era un momento di frustrazione per noi. Abbiamo saputo essere squadra e non abbiamo avuto grandi problemi".

Nelle ultime sei partite la Roma ha subìto un solo gol su punizione.
"Significa un po' quello che siamo noi. Oggi abbiamo subìto un palo, contro la Juve anche abbiamo rischiato. Non siamo perfetti ma come squadra siamo un blocco compatto".


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