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Mourinho: "Abbiamo controllato la partita anche non avendo la palla. Il secondo gol può essere importante. Andiamo a San Sebastian per fare una grande partita, dopo due giorni c'è la Lazio". VIDEO!

di Marco Campanella

Al termine di Roma-Real Sociedad ha parlato José Mourinho

José Mourinho a Sky Sport

Oggi era importante trovare continuità:
“Hanno avuto la palla e hanno creato problemi. Il nostro merito è stata l’organizzione, lo sforzo, l’empatia dentro al campo. Ci si aiutava. Giocare contro il rombo è molto difficile. Abbiamo avuto esperienza contro l’Empoli e il Salisburgo, non era una novità ma è difficile. Serviva mentalità forte perché quando non hai tanto la palla serve una grande mentalità. Abbiamo controllato la partita anche non avendo la palla. Il secondo gol può essere importante ed è arrivato in un momento quando poi bastava gestire la partita”.

All’Olimpico un grande rendimento nel 2023:
“Il merito è loro, della squadra. Si può dire che il portiere para tanto, che i centrali fanno un grande lavoro. Io non conosco una squadra che difende bene e non difende bene come squadra. Quando guardo alla mia squadra dal primo all’ultimo, da Rui a Paulo. Come lavora Paulo dal punto di vista difensivo, che è la sua debolezza, è grande. Noi lavoriamo per nascondere i nostri limiti. Questo 2-0 è buono solo se lì non prendiamo 3 gol. Non dirò mai che è un ottimo risultato dopo la prima partita”. 

Come l’hai preparata?
“L’ho vista ieri (ride, ndr). Abbiamo preparato con i due quinti molto offensivi. Stephan è un giocatore che fa gol, ha gamba. Non mi piace tanto dire queste cose, ma l’abbiamo preparata così. Non mi piace giocare contro il rombo dal punto di vista difensivo, ma mi piace dal punto di vista offensivo. Nel secondo tempo ci è un po’ mancata la palla, ieri l'abbiamo preparata per avere di più la palla e gestire. Però sono contento, non posso chiedere di più. Il risultato è buono, ma questa è una settimana pericolosa perché accumuliamo stanchezza. Giochiamo contro la Lazio, dico la verità, giocare contro Milan, Juve o Lazio per me è la stessa cosa, ma la città è molto pericolosa. Andiamo a San Sebastian per fare una grande partita e poi dopo due giorni c’è la Lazio, ma non dobbiamo pensare al derby”. 

Avevate preparato di lasciarli giocare e ripartire? Per questo hai scelto El Shaarawy?
“Sì. È una scelta strategica e tattica. Non è stato facile però scegliere così perché avevamo un solo attaccante in panchina. Non avevamo Solbakken perché non è in lista. Nel secondo tempo mi sono ricordato della partita di ieri in cui il Bayern aveva Gnabry, Mané e Sané. A me ne bastava uno solo dei tre (ride, ndr). Stephan a volte resta in panchina perché poi ho bisogno di soluzioni in avanti. Quando gioca da quinto e si sacrifica, poi non posso chiedergli di giocare avanti e tornare. È dura, è dura. Adesso il Sassuolo, Dionisi è a casa tranquillo a bere acqua frizzante e vedere la partita con i ragazzi (ride, ndr)”. 

José Mourinho ai microfoni ufficiali del Club

La vittoria?
"Merito dei ragazzi, dell'organizzazione, della mentalità, del grande rispetto verso avversari e competizioni. All'intervallo ho detto che la differenza tra l'1-1 e il 2-0 è enorme. Si è vista la qualità della Real Sociedad, così come si è visto il nostro sacrificio e organizzazione per cercare di stare avanti 2-0 in vista del ritorno".

Da domani si pensa solo al campionato.
"Esatto, sono solo due giorni. Sarà difficile recuperare qualcuno, ma dobbiamo fidarci di tutti che hanno voglia di far bene. Si è visto Karsdorp tornare titolare dopo tempo e rispondere come ha risposto. Abbiamo bisogno di tutti, anche dello Stadio: è incredibile come i tifosi stanno dietro alla squadra, bello da vedere che da sentire, sicuramente è una carica per i ragazzi". 

José Mourinho in conferenza stampa (dall'inviato all'Olimpico Marco Rossi Mercanti)

Le partite all'Olimpico vanno sempre alla stessa maniera, non può essere un caso.
"In casa abbiamo perso con Atalanta, Lazio e Napoli, pareggiato con il Torino. Non abbiamo tante opzioni offensive, non facciamo tanti gol, però possiamo cambiare sulle fasce. I giocatori sono freschi e hanno gamba, El Shaarawy ha giocato bene così come Spinazzola. Qualche gol può fare differenza, poi è entrato Belotti per Abraham, avevo solo lui in panchina. Solbakken è infortunato, ma comunque non poteva giocare in Europa. Siamo stati organizzati, abbiamo un'organizzazione dove 11 giocatori lavorano tanto, dove non c'è spazio per lavorare con 9 o 10, lavorano tutti. Siamo organizzati, analizziamo bene l'avversario e facciamo quello che possiamo. Sono tranquillo dopo le sconfitte e le vittorie, l'ho imparato con l'esperienza. La prossima settimana è pericolosa, è pericoloso a San Sebastian. Giocare contro la Lazio è lo stesso di giocare contro Milan, Juventus e altro avversario, ma in questa città non è così. Non voglio andare a San Sebastian pensando al derby, se facciamo così perdiamo. Loro sono forti, hanno qualità e creatività, dobbiamo andare lì con tutto. Questo è solo il primo tempo, manca il secondo tempo".

Dybala ha fatto un grande recupero nel secondo tempo. Stai portando questa filosofia in squadra?
"Se vogliamo avere dei risultati, tutti devono lavorare e sacrificarsi. Non conosco una squadra che non giochi come squadra, che poi non abbia successo. Paulo è un giocatore umile, non cerca la giocata individuale, vuole aiutare la squadra e ho capito che posso contare su di lui. Il ruolo che ha lo protegge un po' per avere più freschezza nel portare la palla. La Real Sociedad gioca on un rombo a centrocampo, abbiamo avuto bisogno di chiudere spazi e gli attaccanti si sono dovuti abbassare e hanno fatto un lavoro straordinario. Se cambio Dybala lo faccio per stanchezza ma anche per protezione perché non ho altri attaccanti, siamo un po' limitati davanti. Non sono invidioso, nel calcio di meno, però ieri nel Bayern Monaco sono entrati Gnabry, Mané, Sané e un po' l'ho invidiati (ride, ndr)".

Non ama parlare dei singoli, però vogliamo spendere due parole per Matic? Che leader è diventato in questa squadra dopo pochi mesi?
"C'è solo un leader (ride, ndr). C'è solo uno, nel senso che i giocatori sono tutti uguali, però mettono in campo esperienze di carriera diversa, modi diversi di pensare e questo è fantastico. Abbiamo bisogno di questo, però qui non abbiamo questo tipo di problema, siamo veramente una squadra con un solo leader. È molto importante che dentro il campo esista questo tipo di empatia, per me si dice empatia. Gente che non comunica, gente che non cambia punto di vista, poi la partita perde e tre vanno alla Curva, due a bere acqua, sette allo spogliatoio, ma la nostra squadra nel bene e nel male è sempre stata unita e questo per me è un piacere".

Sarri ha detto che la sua è stata una sospensione alla carriera: vuole rispondere? Quanto è importante avere un leader come lei nel derby?
"Non voglio parlare della squalifica perché c'è un processo in corso, è tutto sospeso. La frase di Sarri? Dipende dal risultato del processo, dopo posso dire qualcosa. Complimenti al Milan, prima squadra italiana ad approdare ai quarti di finale di Champions League. Vogliamo di più".


L'intervista di José Mourinho


La conferenza stampa di José Mourinho


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