Mourinho: "Mancini è un campione. Dopo 5-10 minuti ho capito che avremmo vinto. Dopo una settimana con un allenatore forse troppo duro, ho trovato giocatori più preparati". VIDEO!
Nel post partita di Roma-Napoli ha parlato José Mourinho
Mourinho a DAZN
Perché ci teneva tanto a questa vittoria?
“Buon Natale a tutti voi, a chi è in studio e chi è a casa. Ciro (Ferrara, ndr) sa che l’ultima partita prima di Natale cambia un po’ il Natale dei calciatori e degli allenatori. Questa è la nostra felicità, ne avevamo parlato prima della partita. Il nostro Natale, il Natale dei romanisti. Volevamo vincere e ci siamo riusciti. Ci sono partite di livello altissimo accumulate in questo momento qua, però sono tre punti che ci lasciano lì. Magari voi non siete d’accordo, ma la mia sensazione è che subito dopo 5-10 minuti avremmo vinto la partita. La Roma è entrata molto molto bene, abbiamo avuto sempre il controllo contro una squadra molto più forte dal punto di vista tecnico. Poi in 10 abbiamo avuto un vantaggio, ne abbiamo approfittato bene con i cambi e con la nostra interpretazione. Penso sia una vittoria meritata”.
Con Cristante e Paredes il terzo centrocampo deve essere uno come Bove, quindi dinamico?
“Noi oggi abbiamo interpretato la gara per entrare con pressione alta su di loro. E per fare questo servono quei due ma serve anche Bove, che è uno che morde e pressa. E poi nel blocco basso trasforma bene la posizione per pressare su Lobotka. Ha una condizione fisica incredibile, non è velocissimo ma ha una resistenza altissima. Abbiamo deciso di giocare con Belotti e Lukaku per avere un gioco più fisico e avere duelli individuali con i difensori del Napoli. Poi quando loro erano in 10 abbiamo fatto entrare la creatività, Lorenzo è creativo, El Sha anche, Azmoun è più tecnico del Gallo. I nostri difensori dopo una settimana dura di lavoro e dopo una settimana con un allenatore forse troppo duro, ho trovato giocatori più preparati. Ndicka ha vinto tanti duelli. Aveva avuto problemi con Zirkzee, oggi ha fatto molto bene con Osimhen. Ha vinto duelli. Mancini è un campione. Non si è allenato per una settimana e oggi ha giocato. La pubalgia è molto dura, ma oggi ha giocato e lo ha fatto per la squadra. È un’ottima vittoria”.
Bove era in marcatura su Lobotka? Quando si parte a inizio stagione e tu parli con la tua società, ti danno un obiettivo? Cosa ti hanno chiesto a inizio stagione?
“Io preferisco fare la mia propria gestione, che è una partita per volta. Per una ragione molto semplice e non è colpa di nessuno, non è una critica, però noi abbiamo un gruppo di giocatori che hanno una storia clinica difficile. Se siamo tutti, non avrei problemi a dire che andiamo nella lotta con tutti. Non parlo di scudetto ovviamente, ma potremmo lottare con tutti per cercare di arrivare al quarto posto. Purtroppo abbiamo questa difficoltà e anche quella del Fair Play Finanziario, che è molto difficile da gestire. Per questo non mi piace parlare di un obiettivo chiaro. È difficile, ma siamo uniti. La squadra è un gruppo di ragazzi straordinari. Che cercano di superare le difficoltà. Mancini è un esempio di quello che va fatto per avere più soluzioni possibili. Ora c’è il mercato, ma non possiamo fare quello che vogliamo. Una cosa è quello che vogliamo, un’altra quella che possiamo. Però andiamo avanti. Abbiamo vinto oggi contro il Napoli e ora ci aspetta la Juve”.
L’obiettivo quarto posto però è alla portata?
“Bologna e Fiorentina stanno volando per due motivi secondo me: hanno due grandi allenatori e hanno due rose fantastiche. Tantissimi giocatori, due giocatori per posizione. Rosa molto molto forte”.
Voi siete inferiori?
“Senza Smalling, Dybala, Renato non siamo una rosa fortissima. Con tutti loro siamo forti. E abbiamo anche un allenatore bravo”.
Mourinho in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Marco Rossi Mercanti)
Questa è la miglior prestazione di Ndicka?
“Sì, ha fatto una grande partita. Abbiamo lavorato bene durante la settimana, abbiamo migliorato molto nel blocco basso difensivo, l’obiettivo era pressare alto ed è quello che abbiamo fatto. Chi è anti-Roma o anti-Mourinho parlerà di 11 contro 10, ma io parlo di 45’ 11 contro 11 dove solo una squadra ha giocato per vincere, Bove ha sfiorato due gol bellissimi, c’è stato controllo totale e gran lavoro da parte della squadra, non abbiamo fatto giocare il Napoli da Napoli, non si è visto per merito nostro. Dopo in 11 contro 10 lo abbiamo fatto molto bene, è entrata in campo la creatività con Azmoun che è più tecnico di Belotti, poi Pellegrini ed El Shaarawy, la risposta è stata buonissima, è una vittoria importante”.
Un giudizio su Pellegrini? Bonucci è un vostro obiettivo?
“Di mercato non parlo, si parlerà a gennaio. Abbiamo ancora una partita prima e quando si parla di mercato si deve partire dal presupposto che la Roma vive una situazione di grande difficoltà per il Financial Fair Play, un conto è ciò che vogliamo, un conto ciò che vogliamo fare. Abbiamo Kristensen e Azmoun fuori dalla lista UEFA, se prendiamo un altro rischiamo di perderne un altro in lista. Non è una situazione facile, a me piacerebbe un difensore top centrale di futuro, non mi sembra che sarà possibile. Lavoriamo come abbiamo sempre fatto, non è un dramma. Quello che Pellegrini ha fatto in campo non è una sorpresa, ha fatto un’ottima settimana di lavoro da capitano, aveva iniziato a lavorare da inizio settimana per questa partita, sapeva che non avrebbe giocato titolare ma è stato professionista, ho sempre avuto la sensazione che poteva entrare e fare qualcosa”.
In quale aspetto è cresciuta la Roma nell’ultimo periodo e dopo la sconfitta contro il Bologna?
“Dico sempre le cose internamente, magari non capisci quello che dico io. Alleno da 23 anni, la mia squadra più perfetta dal punto di vista tattico è stata l’Union Leiria perché non giocava in Europa, ci allenavano tutta la settimana senza coppe ed era la mia squadra più perfetta. Ho allenato Real Madrid, Inter ma la squadra più perfetta era quella. Se lavoriamo tutta la settimana abbiamo più possibilità, le squadre che giocano di più in genere hanno giocatori di livello più alto per interpretare le cose in una certa maniera. Questa settimana abbiamo lavorato molto sull’aspetto difensivo, il nostro blocco basso non è fortissimo ma abbiamo fatto bene, Llorente e Ndicka hanno giocato molto molto bene. Lavoriamo per migliorare, magari contro il Bologna era troppo non avere Dybala, Lukaku, Smalling tutto insieme. Vediamo”.
C’è stata un’applicazione mentale feroce da parte della squadra: questo aspetto è figlio della voglia di restare qui alla Roma?
“Abbiamo un ottimo rapporto, questo mi permette di essere qualche volta più aggressivo e critico perché esiste questa empatia che, come con la gente con cui ami, litighi e poi torni ad amare. Mi piace lavorare con loro e penso che anche ai miei giocatori piaccia lavorare con me, il mio staff oggi era tutto malato tranne me, voglio spendere una parola per loro, uno è stato ricoverato ed è venuto oggi, uno è stato chiuso quattro giorni in camera a Trigoria ed è venuto da solo per stare in panchina, l’altro ha fatto riscaldamento di maschera, spero mi lascino tranquillo questi giorni (ride, ndr). Non è stata una sorpresa vederli con me perché sono professionisti top. Buon Natale a tutti”.
Mourinho ai canali del club
"Regalo di Natale per i tifosi che sono sempre qui con la squadra. Abbiamo parlato prima della partita, dobbiamo vincere con noi perché cambia il nostro Natale e per i tifosi. Abbiamo fatto una buona partita. Sono sicuro che qualche illuminato parlerà dei rossi, però io il primo tempo l'ho visto bene. 11 contro 11 ma in campo c'era solo una squadra. Due palle gol bellissime, bellissime. Meret non so come ha parato quella palla lì su Bove. Ho visto solo una squadra che ha giocato molto molto bene. Nel secondo tempo andavano gestiti tutti quei gialli, li ho gestiti con cambi che non volevo fare ma avevo paura di quella situazione. Poi con loro in 10 abbiamo pensato tutti in modo molto veloce, abbiamo deciso veloce e abbiamo deciso bene. Poi il merito è tutto dei ragazzi, che hanno fatto una partita straordinaria in 11 contro 11, contro 10 e contro 9. Molto meritata, molto bravi anche nel gestire".
I cambi sono stati decisivi:
"L'inerzia della partita si crea dal 1'. Quando prendi un palo e Meret fa quella parata, si può dire mamma mia sarà una notte nera. Però si capisce subito l'inerzia di una partita. Poi i subentrati hanno fatto benissimo. Lorenzo non mi ha sorpreso peerché ha fatto una settimana di lavoro straordinaria, da capitano. Da capitano che sapeva che non sarebbe stato la prima scelta. È stato un grande esempio di lavoro e professionalità. Stephan in 10 è un'ala pura, Zeki è entrato fresco. Azmoun è più tecnico del Gallo, che ha alcune cose che Azmoun non ha. Però vittorie meritatissima".