Mourinho: "Molto bene per 70 minuti, poi c’è stato un collasso psicologico. La prossima settimana arriva un altro acquisto, alla rosa manca personalità"
Nel postpartita di Roma-Juventus, ha parlato José Mourinho.
José Mourinho a DAZN
La prestazione della squadra?
“La posso criticare, non voglio farlo a livello individuale, ma devo farlo. 70 minuti di controllo assoluto, la squadra ha giocato molto bene con una grande mentalità, abbiamo pressato alto e controllato il gioco. Abbiamo fatto molto bene per 70 minuti, poi c’è stato un collasso psicologico. Il 3-2 mi ammazza: Felix ha fatto una partita straordinaria, soprattutto per un ragazzo, ha finito il match con uno sprint con Cuadrado per difendere. Lo cambio e il giocatore che entra al primo minuto sbaglia. Con una squadra con una mentalità forte il problema del 3-2 non c’è, rimani in controllo e in vantaggio, e invece è diventato un problema perché sono emersi complessi, fragilità psicologiche e così via. Sono emersi i problemi derivanti dal non vincere contro le big, che persistono tutt’oggi. Oggi voglio dire che Massa ha fatto un lavoro fantastico, ha gestito bene. Torno alla mia squadra: quando ormai la partita è compromessa si rialza e si rivedono le qualità. In questo spogliatoio c’è gente di valore, se la partita fosse finita al minuto 70 avremmo fatto una prestazione straordinaria, ma la partita non è finita al minuto 70. Ci sono tanti problemi, con le limitazioni in panchina, ora un giocatore è arrivato, la prossima settimana ne arriva un altro. Non sono abituato a questo profilo di squadra, ma sono qui per aiutare i ragazzi”.
La posizione di Felix?
“Lui tre mesi fa giocava nel campo sintetico a Trigoria contro le altre primavere. Lui è un ragazzo umile, vuole imparare, ha bisogno di cose semplici dal punto di vista tattico. Ha fatto quello che doveva fare. Ha creato qualcosa in transizione, ha lavorato bene in difesa. Purtroppo la benzina a questa intensità non è sufficiente per 90 minuti e quando è uscito abbiamo sbagliato una cosa troppo semplice”.
Cosa serve a guarire dalle fragilità psicologiche?
“Non ho mai pensato che bastassi solo io, ho pensato che potesse essere più facile, abbiamo tanto talento e lo abbiamo dimostrato per 70 minuti, ma in rosa manca personalità, anche nei giocatori titolari. Nei tre anni che mi hanno dato di contratto lavorerò ogni giorno su questo aspetto, anche con l’aiuto della società. Ora è arrivato Maitland-Niles, poi arriverà un giocatore di centrocampo di alto livello, che ha personalità e può aiutarci a uscire dalla comfort zone del sesto-settimo posto. Ho detto ai ragazzi che loro devono venire nella mia direzione, non sono io che devo andare verso di loro sotto il profilo psicologico”.
José Mourinho ai canali ufficiali della Roma
Il match?
"Partita fantastica per 70 minuti, siamo stati in controllon con qualità e organizzazione, la Juventus sembrava sotto controllo. Poi abbiamo fatto un errore inaccettabile per il 3-2, Felix ha controllato bene Cuadrado e quando è uscito abbiamo subito sbagliato. Un errore però significa un errore, non altri dieci e invece abbiamo subito un collasso mentale, che fa dimenticare il controllo che abbiamo avuto sul gioco. Un errore individuale e collasso psicologico: è la nostra fragilità, in squadra in troppi soffrono la pressione. Sono molto triste per i romanisti, io posso dire solo che non mi fermo nel lavoro che sto facendo. Abbiamo bisogno di tempo per migliorare a livello psicologico, ma qualche personalità è difficile da cambiare. Però a poco a poco".
José Mourinho in conferenza stampa
Che gara è stata?
“Per 70 minuti siamo una squadra di qualità a tutti i livelli, sempre in controllo. Dopo succede il tipo di errore che per me è difficile da accettare, ma devo accettarlo. Felix era stanco e in difficoltà, abbiamo fatto un cambio e il giocatore fresco che è entrato ha perso Cuadrado sul 3-3. Non c’è bisogno di talento, ma di concentrazione e fare le cose più basiche, era facile controllare la profondità di Cuadrado. In condizioni normali con il 3-2 non succede niente, sei solo meno rilassato del 3-1, aumenti il livello di concentrazione e non succede niente. Però non siamo noi questi. Quando siamo in difficoltà o c’è un episodio, è una squadra che non ha leadership, non ha gente con quella mentalità di dire ‘Non è successo niente, siamo in controll0’. Abbiamo questa fragilità”.
Massa?
“Voglio dire che ha fatto Roma-Napoli e Roma-Juve, due partite di alto livello di responsabilità, ha fatto molto bene, molto tranquillo, in controllo, comunicazione, empatia, i gialli nel momento giusto. Mi è piaciuto tanto e gli faccio i complimenti”
Si aspettava qualcosa in più da lui e dalla sua squadra?
“Dopo questa partita io sento che ho fatto un gran lavoro negli ultimi due giorni. Abbiamo deciso di cambiare struttura, giocando con un ragazzo che ha fatto 30 minuti, non sa la metà dei nomi dei giocatori con cui ha giocato. Felix fino a tre mesi fa giocava sul sintetico in Primavera. Abbiamo avuto organizzazione e attenzione, per 70 minuti. Poi però mi sono sentito di non poter fare niente, non potevo prendere l’arbitro e chiedergli di fermare la partita per 5 minuti per parlare con i miei giocatori”.
Soluzioni?
“A questi livelli, si risolve facilmente con i soldi, ma questo riguarda soprattutto allenatori in Premier che pagano 80 milioni per un portiere e magari non gli piace e ne prendono un altro a 70. Noi non possiamo cambiare 5-6 giocatori, non possiamo prendere un giocatore fatto che cambia subito la squadra, dobbiamo quindi lavorare con tanto entusiasmo e coraggio. Dopo stasera ci vuole coraggio per tornare a lavorare di nuovo e guardare avanti. Dal punto di vista personale pensavo che la squadra avesse un livello superiore di quello che abbiamo noi, pensavo che fosse più facile migliorare questa squadra. Abbiamo migliorato tante cose ma non è sufficiente”.
Di cosa c'è bisogno?
“Oggi c’è bisogno di essere positivi e trovare motivazioni. Rimango con 70 minuti dove abbiamo extra-vinto la partita, 3-1 con tranquillità. Gli altri 20 minuti è quello che siamo noi, poi quei 5 minuti dove siamo nuovamente andati lì, abbiamo cercato e trovato il rigore con qualche altra opportunità. C’era chi era positivo fino a ieri e si è allenato pochi minuti. Settanta minuti fantastici, chi è contento è chi è neutrale a casa e ha visto una partita fantastica. Per i romanisti è dura ma è più dura per noi perché siamo professionisti”.
Il mercato?
“Io penso che arrivi un centrocampista in prestito, perché è questo il nostro mercato. Ma se arriva chi noi pensiamo possa arrivare è un profilo psicologico più adatto a quello che noi vogliamo. Può portare un salto di qualità a livello di squadra, quando Karsdorp non ha giocato eravamo senza opzioni. Quando giochiamo tre partite di fila abbiamo difficoltà in tante posizioni, con alcuni giocatori pronti per giocare come questo ragazzino, Maitland-Niles, che ha dimostrato di avere qualità e di non essere scarso, può aiutare, pur dopo soli 30 minuti di allenamento. Arriveranno di nuovo partite ogni tre giorni, due giocatori in più sono un miglioramento per noi a livello di opzioni. Una panchina nostra di solito è fatta di bambini”.