Mourinho: "Rui ha fatto qualche miracolo. Ha vinto l'atteggiamento, ma fatico ancora ad accettare il risultato di Cremona". VIDEO!
Nel post partita di Roma-Juventus ha parlato José Mourinho
Mourinho a DAZN
Oggi l’atteggiamento ha fatto la differenza?
“È per questo che sono ancora, non dico triste ma che faccio fatica ad accettare, la partita di Cremona. Questa squadra quando gioca da squadra, quando dà tutto. Ovviamente sono molto felice per questa vittoria. Però dico la verità, non ho ancora processato la prestazione e il risultato di Cremona”.
Perché non ha giocato un attaccante dall’inizio?
“La Roma ha vinto perché i giocatori sono stati bravi. Non voglio dire che è stata l’organizzazione tattica che ha vinto la partita, ha vinto l’atteggiamento dei giocatori. Rispetto tanto Max e la sua squadra, stanno crescendo, sono arrivati qua nel momento più alto della loro stagione. Quando la Juve compatta il suo blocco crea un muro. Noi non facciamo fatica a segnare tanti gol, era importante cercare di avere la palla, abbassando più gente e non dare a loro la possibilità di fare quello in cui sono bravi. Loro hanno più gamba e fisicità di noi, in ripartenza sono molto bravi, noi abbiamo giocato un blocco molto compatto, abbiamo difeso abbastanza bene. Rui ha fatto qualche miracolo e questo è importante perché quando giochi contro la Juve il tuo portiere deve fare molto bene”.
Cosa vi siete detti con Allegri?
“Parliamo spesso per messaggio, abbiamo un ottimo rapporto da anni, scherziamo sempre. La battuta arriva sempre sms o tramite qualche amico in comune. Adesso devo rispettare la sua tristezza. Posso solo dire che mi piace molto la sua squadra e sono contento della distanza che abbiamo da loro, perché anche con i 15 punti di penalità è una squadra che minaccia, una squadra che può vincere 5-6-7 partite di fila”.
La Roma può stare tra le prime quattro?
“Il problema è che non sai mai che partita farà la Roma. È una squadra che quando è, è. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti, noi giochiamo per nasconderli e proviamo a portare a casa il risultato. Quando non siamo al 100% soffriamo. Il campionato è una lunga competizione, noi nelle partite isolate sappiamo che possiamo fare partite serie. La Juve senza infortuni e con questo allenatore è una grande squadra”.
La Juve sarà pentita di non avere Dybala?
“Per noi è super importante. La Juve è piena di grandi giocatori, non ha bisogno di altri grandi giocatori”.
Si può ripetere in Europa League quanto fatto l’anno scorso in Conference?
“Il livello della Conference dello scorso anno era più alto della Conference di quest’anno. C’era il Feyenoord, il Leicester, il Marsiglia. L’Europa League sembra la Champions quest’anno e sarà ovviamente dura. Però passo dopo passo. In questo momento siamo già in difficoltà perché loro hanno giocato venerd’ e noi domenica sera. Dovremo avere il giusto atteggiamento e poi vediamo”.
Domenica prossima sarà in panchina?
“Non mi aspetto niente. L’ho detto prima, c’è un processo e devo rispettare questo processo. Finché non finisce il processo, non dico niente. Voglio solo fare il mio lavoro in pace”.
Mourinho in conferenza stampa (dall'inviato all'Olimpico Gabriele Chiocchio)
Ci spiega la scelta iniziale di tenere fuori Abraham?
"C'era un piano di gioco che non so se avete avuto l'opportunità di vedere, ma al minuto 50 sullo 0-0 Tammy stava entrando. Giocando Bremer nella difesa a tre, è un giocatore difficile da battere. Abbiamo cercato di giocare senza giocatore centrale, abbiamo avuto una buona superiorità di numeri a centrocampo, con Lorenzo, Cristante e Matic. Non volevamo pressare loro troppo, lasciandoli giocare, compattando il blocco. Dopo l'inizio del secondo tempo abbiamo cercato di cambiare le dinamiche con Bremer a destra e dovevamo pressare Bonucci. Il gol ha cambiato la storia, Max ha cambiato posizionamenti, è stata una lotta difficile, abbiamo portato il risultato a casa, dopo il disastro di Cremona era molto difficile".
Come spiega questo cambiamento di atteggiamento?
"Magari è anche un po' di DNA del club. Ci sono delle cose più difficili da assimilare e da cambiare. Ci sono dei club in cui sei obbligato a vincere ogni partita. Ho vinto il campionato con 100 punti e ne ho perso uno con più di 90. Le squadre che giocano per vincere campionati, con obiettivi precisi, devono vincere vincere vincere. Se perdono o pareggiano è perché non c'è un percorso intoccabile, ma come testa, come mentalità, giocare sempre ad altissimi livelli. Quello che definisce il carattere grandioso dei ragazzi, di gente buona, che vuole fare bene, che soffre quando non fa bene, è una squadra che non vive tranquillamente dopo disastri come Cremona. Ha vissuto tre giorni di sofferenza e di preparazione per gare come questa. Complimenti ai ragazzi, hanno fatto questo salto dopo una partita dove non siamo stati lì".
Gran gol di Mancini, che sta avanzando di più, mentre lo scorso anno lo faceva Ibanez. Avete preparato la squadra così o sono cose che capitano in campo?
"È un fatto naturale del giocatore. Ieri ho visto squadre di Premier che giocavano a 5, noi cerchiamo di giocare a 3. Mancini sta in un momento molto buono, fisicamente, tecnicamente. Ha fatto qualche cross importante, un po' come la Juve con Danilo a destra e Alex Sandro a sinistra, loro erano terzini a 4. Questo tipo di qualità dei giocatori aggiunge qualcosa in più. In una partita come questa non ti aspetti di vincere con un gol come questo di Mancini. È importante averlo fatto e aver compensato i tre punti persi martedì prossimo".
Le due immagini della gara sono Matic e la difesa dei compagni tra loro.
"La squadra è stata squadra, anche Pellegrini si è abbassato dentro l'area di rigore per fermare Di Maria. Belotti e Tammy hanno lavorato negli ultimi minuti. Tutti hanno fatto uno sforzo extra, non serve solo contro la Juve ma anche contro le altre squadre. Tutti i punti sono importanti. Era una partita pericolosa, perché per come gioca la Juventus, se la Juve vince qui va a -6 e senti il loro respiro. Era molto importante vincere e andare a +12, ora anziché guardare dietro possiamo guardare verso l'alto, a quelle che ci stanno davanti".
Mourinho ai canali del club
"Perché no a Cremona? Non l'ho ancora digerita bene. Però oggi si puuò solo parlare bene dei ragazzi e del pubblico. Squadra, empatia, spirito, sofferenza, organizzazione, intelligenza tattica. Se qualcuno dice che Rui Patricio ha fatto il miracolo, è un giocatore della Roma, è lì per questo. Per me è una vittoria meritata. Sono molto contento".
Contento per il gol di Mancini?
"Mancini merita tanto questo gol. Sta facendo una stagione di grandissimo livello. È cresciuto come giocatore, come uomo. È cresciuto come intelligenza in campo. L'anno scorso 13-14 gialli, quest'anno 4. Quest'anno è attento, pulito, serio. Sono molto contento. Non è un caso isolato, tutti i giocatori - a modo loro - hanno fatto la giusta partita".