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Nainggolan: "Ci credevamo, perdere così fa male"

di Gabriele Chiocchio

Nainggolan a Mediaset

"Amarezza? Ci credevamo, nel primo tempo abbiamo fatto un buon gioco, abbiamo creato. Perdere così fa male. Poca fortuna? Palo di Manolas, la palla di Cholevas, quella di Gervinho… sapevamo che sarebbe diventato difficile prendendo gol, poi abbiamo preso un palo. Abbiamo fatto una bella campagna, proseguiamo per lo Scudetto. Abbiamo anche l’Europa League, cerchiamo di andare più avanti lì, onoriamo quella. Siamo sempre in corsa per tre competizioni, ma abbiamo fatto una bella campagna, nessuno avrebbe detto che ce la saremmo giocata fino all’ultimo".

Nainggolan in mixed zone

“La mia grinta? Io penso che vedendo le occasioni, fino al gol loro, abbiamo creato noi, abbiamo cercato di vincere, il City in qualunque momento può far gol. Abbiamo speso troppo nel primo tempo, questo ha pagato. Se loro non fanno gol da fuori, era difficile, possiamo dire che uscire all'ultima giornata possiamo essere un pochino soddisfatti. Lo scudetto? Noi siamo sempre attivi in tre competizioni, onoriamo l'Europa League, il campionato vogliamo vincerlo, le motivazioni le devi trovare giocando con squadre importanti, ci è andata male, pazienza”.

Nainggolan a Sky Sport

"E' mancato solo il gol, nel primo tempo abbiamo creato 3-4 occasioni importanti. Sappiamo che una squadra come il City ha più esperienza e può segnare ogni momento. Abbiamo molti giocatori che hanno disputato poco la Champions, abbiamo dimostrato di essere all'altezza della competizione in quanto siamo arrivati all'ultima giornata ancora in corsa. E' stata una bella esperienza. Abbiamo giocato per vincere, le occasioni le abbiamo create. Sapevamo però che prendendo gol sarebbe stato tutto più difficile, abbiamo cercato di farlo prima noi per poi difenderci un po' di più. Nel primo tempo avevamo speso molte energie, loro avevano controllato di più e sono usciti fuori nella ripresa. Complimenti a loro per questo, ma se avessimo segnato nel primo tempo non avremmo rubato nulla".


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