Nainggolan: "Mi piacerebbe chiudere la carriera alla Roma. Non andrei mai in una squadra rivale"
Fonte: rivistastudio.com
Radja Nainggolan, centrocampista giallorosso, ha rilasciato una lunga intervista al sito rivistastudio.com. Ecco le sue parole:
"A me non ha regalato niente nessuno. Sono arrivato in ogni squadra spremendomi, dando me stesso. Ho fatto sempre tanto lavoro oscuro. Poi, se questo lavoro oscuro è apprezzato vuol dire che è un buon lavoro e dunque, la gente è contenta e io pure. La Roma? Potevo andare prima in una squadra di vertice, ne ho avuto l’opportunità. Ma ho pensato che non fosse quello il percorso, che ci fosse bisogno di aspettare. Volevo maturare a Cagliari, dove stavo benissimo e ora posso dire di aver atteso il tempo giusto. Twitter? In una squadra con giocatori di tante nazionalità diventa molto utile: parlo con Strootman in olandese, con Gervinho, Pjanic e Keita in francese, con Cole e Holebas in inglese, con gli altri in italiano. Avere questa possibilità mi ha facilitato la vita, perché quando cambi squadra non è mai semplice e invece così ti ambienti prima. Perché non sono stato convocato allo scorso Mondiale? Non lo so: è stata una delusione enorme. Lo è ancora di più se penso che alla mia età hai al massimo un altro Mondiale davanti, è facile capire quanto ci tenessi. Eppure in Nazionale ero partito bene e invece sono rimasto a casa. Sì, ho detto che forse il ct non guarda il calcio italiano, ma la verità è che continuo a farmi la domanda e continuo a non sapermi dare la risposta. Ci ho messo molto per arrivare in una grande e ora dico che non mi dispiacerebbe chiudere qui la mia carriera. Andare in una rivale sarebbe impossibile, all’estero difficile. Ma soprattutto non vedo, nei prossimi anni, una squadra migliore della Roma. Sono felice di esserci, anzi".