Nela: "Questa squadra non gioca a calcio, ci si affida alla giocata del singolo"
Fonte: Roma Caffè
Questa mattina ai microfoni di “Roma Caffè” programma radiofonico di Radio Power Station 100.50, è intervenuto Sebino Nela ex giocatore della Roma e con una breve parentesi di due anni anche al Napoli.
Sebino parliamo un po’ della delicata gara tra Roma e Napoli di sabato sera. Giallorossi che devono tenere lontani dal campo le vicende societarie. Che ide ti sei fatto sul match?
“Si, la Roma deve tenere lontane le questioni della società, come si dice in questi casi la squadra si deve isolare dalle voci che circolano, un po’ come ha fatto il Bologna dopo tutta la vicenda della presidenza. La Roma in caso di vittoria potrebbe rilanciarsi, avevo detto la stessa cosa per la gara di San Siro che poi non è andata bene, e si questa potrebbe essere la partita giusta, però penso che in caso di non vittoria le speranze per lo scudetto siano veramente minime”.
Per te questa è una gara un po’ particolare. Tanti anni a Roma, due stagioni sotto il Vesuvio, come vivrai questa partita?
“Io nella mia carriera ho giocato solo in tre squadre che sono Genova, cioè la formazione della mia città, Roma, dove sono stato dodici anni e Napoli per due stagioni dove ho chiuso la carriera. Napoli è stata un’ esperienza bellissima, perché ho conosciuto una città che non conoscevo con tifosi molto appassionati”.
C’ è un Roma – Napoli che ricordi con piacere?
“Quando giocavo con la Roma, il Napoli era il mio bersaglio preferito: ho fatto pochi gol in carriera, circa sedici, però di questi sedici almeno quattro alla formazione partenopea. Diciamo che più che farli i gol li ho fatti fare”.
Tornando alla partita di sabato, qual’ è il pericolo numero uno per la retroguardia della Roma?
“Il Napoli quest’ anno può essere considerata la sorpresa della stagione, erano partiti per obiettivi differenti, invece si ritrovano secondi e si confermano come una pretendente seria allo scudetto. Da agosto ad oggi non ha mai avuto un calo di prestazione la squadra di Mazzarri, che sta facendo un grandissimo lavoro perché tra l’ altro gioca con sempre gli stessi quattordici giocatori. Ora nel mercato di gennaio ha preso Mascara che è un ricambio di lusso e offre alternative davanti”.
Ti aspettavi un inizio cosi sprint per Cavani?
“No, assolutamente no, credo nessuno se lo aspettasse, Cavani era considerata un po’ una punta alla Quagliarella da 13,14 gol all’ anno, e probabilmente questo sistema di gioco lo esalta in modo eccellente. Rimane il fatto che ha grandi doti umane, è un ragazzo serissimo e meraviglioso e soprattutto forte e molto generoso con i compagni. Sta vivendo una grande stagione”.
Più forte il tridente della Roma o quello del Napoli?
“Sono totalmente differenti. Se quei tre del Napoli li metti nella Roma non la prendono mai, e anche al contrario sarebbe uguale credo. Giocano in modo diverso, anche se Vucinic messo insieme a Cavani e Hamsik assicurerebbe più gol rispetto a Lavezzi”.
Da grande intenditore Sebino, che pensi dei continui cambiamenti di modulo da parte di Ranieri? Qual’ è il migliore finora?
“ Ranieri anche per necessità si è trovato a cambiare molto. Tutti sappiamo che lui predilige il quattro quattro due, però visti gli uomini a disposizione ha dovuto modificare le cose in corsa. Questa è una squadra che non sa giocare a calcio mi sembra, devo poi aggiungere che sono poche quelle che giocano bene oltre a Napoli ed udinese trovo difficile trovarne altre, ci si affida troppo alle giocate dei singoli”.