.

Okaka: "Non spero di fare un favore alla Roma, ma solo a me stesso"

di Alfonso Cerani
Fonte: tuttojuve.com, La Stampa

Stefano Okaka, attaccante della Sampdoria, ha rilasciato un'intervista a La Stampa in vista della sfida con la Juventus: "Battere la Juve e fare un favore alla Roma? Grande partita, grandissimo avversario. E che carica giocare allo Stadium, dove loro vincono da tantissimo tempo. Il favore però spero di farlo a me stesso. Il nostro segreto? La fame: vogliamo stupire, non ci accontentiamo. Mihajlovic? È un tecnico di carattere, ha grande energia e la trasmette: credo che in campo si veda. Se mi piacerebbe giocare nella Juve? Sto bene alla Samp. È più difficile crescere come promessa del calcio o figlio di immigrati nella provincia umbra? Giocare comporta stress costante, ma è dura anche crescere in un contesto dove tante persone ti fanno pesare che sei diverso, penso a Cittadella, poi però riesci a integrarti. Nascere in Italia mi ha aiutato. Ho detto che se fossi bianco sarei più considerato? Dicevo in generale: essere di colore, essere straniero e crescere in un altro Paese comporta che devi rimboccarti le maniche dieci volte tanto. La Nazionale è il massimo, segnare con quella maglia è il sogno di tutti e io l’ho realizzato. Ho chiuso il cerchio ma sono sicuro che è solo l’inizio di tante altre esperienze. Conte è un po’ come Mihajlovic? Parla con tutti, mi ha dato tanti consigli. Nigeria o Italia: mai avuto dubbi? Nonostante le mie origini, con la Nigeria mi sarei sentito un po’ straniero. Ho detto no: non conosco la loro cultura, la lingua, nulla di quel Paese. Nel calcio ho più nemici che amici. L’amico è Cassano. Ha fatto di tutto per farmi rientrare quando a Parma nessuno mi considerava, il momento più brutto della mia vita", riporta tuttojuve.com.


Altre notizie
PUBBLICITÀ