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Osvaldo a Mondo Gol: "Spero di rientrare col Siena. L'anno prossimo Roma in Champions. Totti il più forte italiano di tutti i tempi"

di Gabriele Chiocchio
Fonte: Sky Sport

Pablo Daniel Osvaldo, attaccante della Roma, è intervenuto nel corso della trasmissione Mondo Gol, in onda su Sky Sport 1.

Ti piace la musica?
“Studio un po’ di chitarra”.

Gli viene fatto ascoltare l’inno del Levante, nella classica gag che vede uno dei conduttori, Marco Cattaneo, simpatizzare per la squadra valenciana venendo deriso dal collega Riccardo Trevisani. L’attaccante risponde, prestandosi al gioco: “Come canzone non è un granché”.

Trevisani ha detto che segnerai 16 gol, sei a quota 7. Quando rientri?
“Magari col Siena, il 13 febbraio. Speriamo!”

Un parere su Guarin, preso dall’Inter?
“Mi piace. Un po’ matto? Anche”.

Scelta sofferta quella di scegliere la nazionalità italiana?
“No, c’ho pensato, ma con la figlia e la moglie italiana, io sono italiano…”

Un biglietto per la Polonia e l’Ucraina?
“Non ancora… (ride, ndr)”

Preferisci Messi a Ronaldo?
“Sì”.

Chi passa tra Milan e Arsenal?
“Speriamo il Milan, squadra italiana”

L’anno prossimo vedremo la Roma in Champions League?
“Lo spero, credo di sì, altrimenti rimanevo a casa”.

Hai una squadra preferita in Inghilterra?
“No”.

In Spagna?
“Neanche”.

Ti piacerebbe giocare in Inghilterra?
“Sì, un giorno, ma sto benissimo a Roma”.

De Rossi?
"Spero rimanga"-

Il gol all’Atletico è il migliore che tu abbia segnato in Spagna?
“Bello, sì. Poi c’era tutta la tribuna che mi insultava”.

Il gol alla Juve nel 2008?
“Uno dei più importanti, più quello al Torino quando entrammo in Champions con la Fiorentina”.

I ragazzi della Stella Azzurra, squadra dilettantistica, regalano ad Osvaldo una maglia con scritto “Anvedi come segna Osvaldo”.

Sei maturato anche grazie a Zeman?
“E’ stato importante, un grande allenatore, con lui cambia il modo di lavorare”.

Altri allenatori a cui devi molto?
"Pochettino e Luis Enrique. I miei compagni mi prenderanno in giro (ride, ndr). Mi ha portato a Roma".

Qual è il pregio di Luis Enrique?
"Lavora tanto, è molto serio, come Zeman, ma rispetto a lui fa giocare di più col pallone e divertire di più".

Gli viene proposto di recitare un monologo di Jack Sparrow, personaggio di Pirati Dei Caraibi: "Ma che stai scherzando? Sono troppo timido! Io attore? Intanto cerco di fare il calciatore, che non è facile".

10 euro su di te capocannoniere?
“Giocateli su Ibra (ride, ndr)!”

Se vincerai l’europeo ti taglierai i capelli?
“No, perché? La barba sì, dai…”

Il gol annullato contro il Lecce?
“Mi dispiace più che altro perché un gol così quando lo rifaccio (ride, ndr)? E’ stato un errore…”

Ti ha cambiato un po’ la stagione in negativo?
“E’ vero”.

Una canzone che canti sotto la doccia?
“Non ce n’è una. La faccio pochissimo, (ride, ndr), scherzo”.

La cosa che ti commuove di più?
“La mia bambina di 2 anni quando mi dice che mi ama”.

Se non avessi fatto il calciatore?
“Avrei fatto il musicista”.

Più o meno donne di Cassano?
“Io ho il mio amore, non mi far litigare con mia moglie (ride, ndr)”.

Il tuo libro preferito?
“L’amore dura tre anni, così si chiama”.

Quanti gol hai fatto con l’Espanyol?
“Non mi ricordo”.

Gli viene proposto di accompagnare in musica la clip dei suoi gol: “Se mi metti una canzone dei Muddy Water… io non suono eh (ride, ndr)”.

Che esperienza è stata all’Espanyol?
“Bellissima, una delle più importanti”.

Ma canti?
“Non ci ho mai provato”.

Come mai tanti gol?
“Non è un campionato più facile, ci sono più spazi per gli attaccanti. Poi se l’allenatore e i compagni ti danno fiducia…”

Puoi fare almeno finta con le mani?
“Ma io suono senza mani (ride, ndr)” .

Hai visto le partite tra Espanyol e Mirandes?
“Sì, incredibile!”

Fernando Llorente?
“E’ forte, molto con i piedi. E’ difficile perché è altissimo”.

Suggerisci alla Roma qualcuno che gioca in Spagna?
“Verdu, il mio ex compagno, fortissimo”.

Ti emozionava di più affrontare Real o Barcellona?
“Barcellona, la sentivamo di più. Come stadio meglio il Bernabeu”.

Il Barcellona ha mollato?
“Ti credo, ha vinto tutto”.

Quali giocatori del Levante suggeriresti alla Roma?
“Non li conosco… (ride, ndr)”

L’anno scorso hai perso 1-0 a Levante. Pensi fosse stato uno stadio inespugnabile?
“Non ho giocato! Ero infortunato, non m’andava… (ride, ndr)”

La mitraglia?
“Spero che Batistuta non si arrabbi…”

Lo conosci?
“No, non lo conosco”.

La sua Top 11: Alvarez; J. Zanetti, Thiago Silva, Samuel, Marcelo; De Rossi, De La Pena, Verdu; Riquelme, Messi, Batistuta.

“Alvarez è fortissimo, davvero. Non marca nessuno, ma segnamo tanti gol! Alvarez mio fratello? Svegliati dai… (ride, ndr)”.

Gomez è tra i 5 migliori centravanti?
“Sì, ma a me piace molto Higuain, finalizza sempre bene, non tira mai fuori, incredibile. Poi Messi e Ronaldo, per forza”.

Com’è giocare con Totti?
“Bellissimo e facilissimo, è troppo forte. E’ il più forte italiano di tutti i tempi”.

Piccola gag: gli viene consegnata una mela e gli viene detto che può farne quello che vuole (in riferimento all’episodio accaduto con Lamela): “Bisogna accarezzarla, perché è troppo forte. Non è successo nulla, abbiamo discusso, siamo andati a cena e abbiamo chiarito. E’ un bravissimo ragazzo”.

La cena?
“Si parla troppo”.

Quanto può diventare forte Lamela?
“Ha dei numeri… è troppo forte”.

Hai un sogno nel cassetto?
“Vincere un mondiale. Mi taglio capelli, barba, un dito, tutto!”

Per lo scudetto?
“Tanto lo vinciamo l’anno prossimo, non serve neanche il fioretto (ride, ndr)”.


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