Pallotta: "Il derby mi ha fatto realizzare che servivano cambiamenti. Preferirei avere De Rossi in squadra"
Fonte: iltempo.it
Queste le parole del Presidente della Roma, James Pallotta, rilasciate nei giorni scorsi e riportate quest'oggi da Il Tempo. Di seguito un estratto.
"Sono presidente solo dall'agosto scorso ed è la prima volta che scelgo un allenatore per la Roma. Non ero coinvolto con la scelta di Luis Enrique o di Zeman. Garcia? Ho incontrato Rudi proprio qui a New York e subito mi ha dato un'ottima impressione. Spero di poter costruire un rapporto che duri almeno un decennio con Rudi: mi ha colpito subito. Lavora bene con i giovani, capisce che molti di loro hanno 18-19 anni ed è la prima volta in una grande città come Roma, in Italia o semplicemente lontani da casa dunque dovrà anche svolgere un lavoro da mentore".
Sul bilancio della passata stagione e sul futuro.
"Quando la gente inizierà a conoscermi scoprirà che io sono l'uomo più competitivo che esiste al mondo. La scorsa stagione? Credo che questo sia stato un problema di leadership, sta già cambiando, e speriamo di risolverlo con l'arrivo di Rudi. Se avessimo battuto la Lazio in finale di Coppa Italia, in questo momento tutti saremmo più che felici, ma quando abbiamo perso 1-0 tutto ad un tratto sembrava come se il mondo fosse finito per sempre. Per un gol, tutto questo solo per un gol o una partita... Mi ha lasciato senza parole. La sconfitta mi ha fatto realizzare che andavano fatti dei cambiamenti il prima possibile per poter tornare ad essere una squadra da scudetto nei prossimi anni".
Sul mercato.
"Siamo nel mezzo delle trattative, Walter e Rudi sono venuti da me ed abbiamo parlato a lungo di calciomercato. Abbiamo una lista di giocatori che sappiamo di voler vendere ed altri che sappiamo che saranno un aiuto alla Roma. Non posso entrare nei dettagli. L'ultima volta che abbiamo pubblicamente menzionato un giocatore, tutti hanno interpretato come se fosse già stato venduto. Ma credo che avremo una buona sorpresa con un giocatore, siamo in trattativa adesso... Però non posso fare nomi".
Su De Rossi.
"Daniele è eccezionale. Adoro quando gioca, sta sicuramente giocando bene con la nazionale. Non posso dire se rimane o meno, preferirei averlo in squadra: ha avuto molti piccoli infortuni che hanno influito sul suo campionato. Lui stesso direbbe che non ha avuto la sua migliore annata, che non ha giocato come gli piace giocare. E credo che questo abbia a che fare soprattutto con un problema di leadership nella squadra. Credo che Daniele sia stato infortunato molto di più di quanto il pubblico si renda conto: vedremo. Tutti i giocatori sono sempre sul mercato, lo stesso vale per i miei Celtics".
Su Totti.
"Sarà per sempre parte della Roma, vogliamo che rimanga alla AS Roma in qualche tipo di ruolo. Giocherà sicuramente almeno un altro anno, forse due: questa è una cosa di cui stiamo parlando adesso con lui. La cosa interessante è che Totti è un mostro, per quanto riguarda la sua età, per le sue abilità ed il modo in cui riesce ancora a giocare. Totti giocherà fino a 40 anni? Questo non lo so, non ho idea se lui ha intenzione di giocare fino a 40 anni, sicuramente vuole giocare un altro anno o due, ma non ha mai accennato di voler giocare fino a 40 anni. Poi inizieranno a chiedermi se giocherà fino a 50 anni (ride...)".
Sulle parole di Rosella Sensi.
"Non ho capito perché lei abbia pensato che io abbia fatto commenti negativi su lei, suo padre o sulla sua famiglia. Io ho commentato il brand e i social media: non c'entrano con il passato. I tempi cambiano, la tecnologia ha fatto passi enormi, ma il nostro approccio a quei campi non c'entrava niente con la sua famiglia. I Sensi erano amati e hanno gestito la squadra benissimo, ho solo love nei confronti della sua famiglia".
INTERVISTA A PALLOTTA, RAISPORT 1