Pallotta: "Nessuno mi credeva quando dicevo di avere una grande squadra"
Fonte: Soccer Italia - football-italia.net
Il presidente della Roma James Pallotta ha rilasciato un'intervista a Soccer Italia. Eccone un estratto, tratto da football-italia.net:
Si sta godendo la stagione fino adesso?
"Amo il modo in cui stiamo giocando. Già a luglio durante l'MLS All-Star Game vedevo il tipo di squadra che avremmo avuto. Ho detto ad agosto che avevamo una grande squadra e nessuno mi credeva, neanche i media a Roma".
C'è voluto molto per convincerli?
"Sì, non li critico a volte. Dovevano darmi tempo, io sono presidente da 14-15 mesi e ho iniziato a fare cambiamenti a gennaio. Amo il modo in cui gioca la squadra ora. A parte le vittorie, dico lo stile di gioco".
Cosa è cambiato così rapidamente? La depressione in città a maggio dopo la sconfitta in Coppa Italia era straordinaria.
"A causa dell'avversario con cui abbiamo perso, ma ha cementato la mia visione di cosa avremmo fatto più avanti. Sono stato molto, molto deluso per un giorno, ma da quel momento abbiamo pensato a cominciare a fare i cambiamenti di cui c'era bisogno".
Questo significa che stiamo vedendo la prima vera stagione di Pallotta a Roma?
"In realtà è cominciata portando Italo Zanzi come CEO a inizio gennaio. È stata mia la decisione di lasciar andare Zeman a febbraio. Non ero felice dello stile dei 5 mesi precedenti. L'allenatore ha una grande storia, ma non è il mio stile di come io volevo che le operazioni fossero condotte. L'assistente allenatore Aurelio Andreazzoli sarebbe stato un coach a interim comunque, a meno che ci avesse sorpreso e avesse vinto ogni partita, caso in cui non sono sicuro di cosa sarebbe successo. Ha fatto un ottimo lavoro come interim ed è ancora con noi, dimostrandosi molto, molto utile sul lato tecnico".
Rudi Garcia è stato scelto come nuovo allenatore…
"Rudi Garcia è stata ovviamente una mia decisione. Ho chiesto al direttore sportivo Walter Sabatini quali altri allenatori ci fossero in giro, non solo gli allenatori che sono passati in Italia ed erano i soliti vecchi - anche se allenatori rispettabili - ma volevamo fare qualcosa di diverso e avere qualcuno che pensassimo potesse rimanere a Roma per 10 anni, guardando al modello-Ferguson del Manchester United".
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