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Peccenini: "Incomprensibile la cessione di Florenzi. Fonseca ha sbagliato tutto"

di Marco Rossi Mercanti

L’ex giallorosso Franco Peccenini è intervenuto sulle frequenze di Centro Suono Sport, all’interno della trasmissione “Bar Forza Lupi”. Queste uno stralcio delle sue dichiarazioni:

La cessione di Florenzi al Paris Saint-Germain?
«È incomprensibile, non è stata nemmeno una cessione a scopo di lucro, viene riscattato per “un piatto di fagioli”. È abbastanza regalata, posso anche capire l’allenatore che non lo vede, non capisco invece la società. Se Fonseca non dovesse più essere l’allenatore della Roma, non avrai nemmeno più Florenzi, titolare a destra in Nazionale. Dal mio punto di vista è un’operazione sbagliata, considerato il cambio modulo non lo capisco, con il 3-4-2-1 avrebbe avuto maggiore facoltà di offendere, libero da compiti difensivi. Se un giorno vorranno spiegarci i veri motivi della cessione, allora poi potremmo ritrattare le nostre critiche».

Florenzi voleva essere ceduto?
«No, lui è attaccato ai colori giallorossi. Se gli avessero dato l’opportunità di giocarsi il posto, penso che sarebbe stato felice di restare a Roma. Florenzi ha avuto un calo di rendimento quando ha capito che non aveva più la fiducia dell’allenatore e della società, è stato svalutato».

Cosa pensi di Fonseca?
«Credo che abbia sbagliato completamente tutto, ha detto che è stato “un anno positivo” ma ha detto una ca***ta scusate la parola. Avrebbe dovuto dire altro, è stata un’annata dopo si sono susseguiti tanti cambiamenti tattici e questo ha frastornato l’intera rosa e ha generato la classifica finale, la Roma aveva un organico che poteva tranquillamente arrivare in Champions League».

L’atteggiamento in panchina di Fonseca?
«Lui è uno di quei tecnici che urla poco, chi ha grande personalità non ha bisogno di urlare per farsi capire. Questa è una filosofia dettata dalla vita, se hai una grande personalità non hai bisogno di gridare. Mi sembra un allenatore che comunica poche cose alla squadra, la Roma non è mai stato un club “cattivo” a livello agonistico, basta guardare l’ultima con il Siviglia dove sembrava che stessero facendo una passeggiata anziché un ottavo di Europa League. Una squadra con poca grinta ha bisogno di un tecnico che trasmetta quella cattiveria, se Fonseca è così non possiamo certo cambiargli il carattere».

Le prime impressioni sulla famiglia Friedkin?
«È incomprensibile anche questo, hanno rilasciato un’intervista al sito ufficiale della Roma, ma non è stata un’intervista dal quale si possano ricavare delle sensazioni. Sono venuti a Roma, si sono nascosti, fossi stati il nuovo presidente sarei andato a Testaccio a farmi vedere da tutti e avrei detto “signori, non preoccupatevi, andrà tutto bene”. I proprietari della Roma, dopo aver detto che vogliono recuperare tutto l’amore perso in questi anni, devono avere un impatto diverso secondo me».


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