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Pellegrini: "Non ci creiamo alibi, prima quasi ci si accontentava. Florenzi in questo momento aveva bisogno di altro"

di Marco Rossi Mercanti

Lorenzo Pellegrini è il protagonista odierno di Match Preview, programma in onda su Roma TV. Ecco un'anticipazione delle sue parole:

"Se ti crei degli alibi per me è come se ti stoppassi, non riuscissi più a crescere. Una persona molto vicina a me mi ha detto di non pensare agli errori degli altri, vuol dire che sei arrivato al tuo massimo, dobbiamo essere compatti e uniti e questa cosa la vedo. Bisogna essere positivi e continuare a lavorare, piano piano le cose arrivano, questa cosa la vedo nella società".

Queste le parole integrali:

Il derby?
“Lo abbiamo preparato molto bene a livello tecnico e mentale, avremmo voluto vincere e avendo pareggiato è come se avessi perso 6 punti. Noi vogliamo fare tanto e migliorare, siamo giovani e siamo un gruppo unito, dobbiamo fare qualche gol in più lì davanti, io in primis, e lavoriamo per questo”.

Gli alti e bassi della Roma?
“Quest’anno abbiamo avuto tante difficoltà ma non abbiamo mai perso l’obiettivo, la forza della squadra è che tutti sono a loro agio per fare bene, così è più facile fare ambientare i nuovi ragazzi”.

Il rapporto con la Roma?
“Mi sembra di stare qui da 10 anni, non mi ricordo che ho 23 anni, per me è importante non crearsi alibi e provo a ragionare come uno come Edin Dzeko, come Aleksandar Kolarov, sono orgoglioso di dividere lo spogliatoio con gente come loro”.

Sassuolo-Roma?
“Sarà una partita molto complicata perché loro giocano molto bene con De Zerbi, fanno un gioco rischioso ma cercano di dominare la partita, cercano di creare i giusti presupposti per creare grandi gare, fanno spesso bene con le grandi”.

Fonseca?
“Si è un pochino adattato al nostro campionato, la Serie A è tra i più difficili campionati. Fonseca non ci vuole far creare degli alibi, lui punta sempre a migliorare e fortunatamente ci sta trasmettendo questa forza, prima ci si accontentava, mentre noi in primis dobbiamo guardarci nello specchio e tirare delle conclusioni”.

Florenzi?
“Quando hai un amico, un fratello che va via non è mai una cosa semplice da gestire. Per me Alessandro è stato eccezionale in questi mesi, la panchina non piace a nessuno e non è facile gestire una situazione del genere, lui l’ha fatto da capitano, non ha mai creato problemi, è venuto sempre al campo col sorriso, poi è chiaro che chi lo conosce sa che soffre. Lui si merita di essere felice e qui, in questo momento, aveva bisogno di altro”.

Migliorarsi sempre?
“Questo modo di pensare della società mi rispecchia molto, voglio migliorarmi tanto per non avere limiti e continuare ad avere voglia di migliorarmi, lo si può fare anche a 35 anni. Io e la Roma non abbiamo limiti”.


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