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Pellegrini: "Una squadra come la nostra non può fare un punto nelle prime due di campionato. Era l'ultima partita senza Mou, dalla prossima sarà diverso"

di Andrea Gonini

Nel postpartita di Hellas Verona-Roma ha parlato il capitano Lorenzo Pellegrini

Pellegrini a DAZN

Poche occasioni concesse: quattro tiri concessi e quattro gol subiti. È calata l’attenzione?
“Non lo so sinceramente. I dati sono sotto gli occhi di tutti, non vogliamo scuse e dobbiamo migliorare. Non è possibile fare un punto nelle prime due partite di campionato per una squadra come noi. Sarà importante fare bene venerdì”.

Avete troppa consapevolezza di quello che è stato?
“No, noi cerchiamo sempre di fare il massimo. Non è una situazione legata solo a un giocatore o un altro, è una situazione di squadra che analizzeremo e risolveremo il prima possibile”.

In qualche modo il mercato vi può aver condizionato?
“Assolutamente no. Il mister, il nostro staff e tutti noi pensiamo a lavorare tutti i giorni. Oggi è stata una partita un po’ così, usciamo da qui con zero punti e dobbiamo analizzare gli errori, ovvero i due gol concessi. Poi su alcune cose penso che siamo anche migliorati. Non dobbiamo più concedere queste ripartenze e queste poche occasioni da gol che concediamo e che in questi momenti ci fanno male”.

Che sensazioni hai avuto dal campo? Sentivi che avreste potuto rimontare?
“Rimontare una partita non è mai facile, ma dal campo mi è sembrato che la Roma abbia dominato la partita. Poi prendi due gol così nel primo tempo e devi tornare in campo cercando di farne tre. Ci abbiamo provato fino alla fine. Poi anche gli episodi fanno la differenza. Se la mia punizione fosse entrata facevamo 2-2 a pochi minuti dalla fine e magari ci scappava anche il 3-2 e poi si parlava di un’altra partita. Una partita in cui hai fatto 26 tiri in porta, loro 5 di cui 2 in porta. C’è poco da dire. C’è da analizzare gli errori commessi e non commetterli più”.

Vi condiziona l’assenza di Mourinho?
“Questo è normale. Sapete tutti quanto sia importante per noi. Purtroppo adesso è così. Questa era l’ultima partita senza di lui, dalla prossima sarà diverso sicuramente, ma questo non è un alibi. Adesso dobbiamo stare zitti e lavorare più forte di prima, tanto a parlare ci penserà un sacco di gente in questi giorni”.


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