Perotti: "Mi piace giocare da falso nueve. Se vincerò qualcosa, mi farò un tatuaggio"
Fonte: Roma Radio
Direttamente da Boston, il centrocampista giallorosso Diego Perotti ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della radio ufficiale del club.
Come ti senti?
"Bene, stiamo lavorando bene. Ho avuto un fastidio al polpaccio ma niente di grave. Abbiamo lavorato bene a PInzolo, Abbiamo fatto un buon lavoro".
La squadra dà una sensazione di essere carica...
"Abbiamo voglia di cominciare. Manca poco e dobbiamo essere pronti. Sarà un anno lungo. Dobbiamo fare una bella preparazione perché poi il fisico si stanca. Bisogna fare un bel ritiro".
Il tuo rapporto con la fatica?
"Si deve fare così, è una stagione in cui speriamo di giocare molto e dobbiamo cercare di arrivare più in alto possibile. Per farlo dobbiamo prepararci bene. La cosa che si accusa maggiormente è il caldo. Dobbiamo faticare".
Si fatica di più in campo o a tenere buoni Paredes e Iturbe?
"Io non li conoscevo. Sono due ragazzi molto bravi".
In attacco siete tanti: la concorrenza ti stimola?
"Certo, in una squadra grande ci sono tanti giocatori forti. Ognuno deve lavorare per il gruppo e per se stesso, Poi il mister decide. Tutti dobbiamo essere pronti".
Tu sei destro ma usi anche bene il sinistro. L'hai allenato?
"La verità è che a Siviglia giocavo sempre a sinistra e lì mi sono abituato. Non è che ci ho lavorato proprio. È venuto tutto naturale".
Ci ha sorpreso il fatto che tu sei arrivato da esterno. Come ti trovi da finto nueve?
"Anche a Genoa l'ho fatto. Mi ci trovo bene. È un ruolo diverso. Lì ho la porta più vicino e sono più centrale. Il ruolo mi piace e sono a disposizione del mister".
Obiettivi stagionali, soprattutto dopo il mercato della Juventus?
"Sicuramente la Juventus era già forte prima. Una squadra così forte ti stimola. Io penso solo alla mia squadra che è forte. Abbiamo anche una partita di Champions che è la più importante della stagione".
Hai in mente un tatuaggio in caso di traguardo importante della Roma?
"Sicuramente, se riusciremo a vincere qualcosa mi farò disegnare un tatuaggio. Pensiamo partita per partita".